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E chi sarebbe ??
Siamo dei buoni a nulla ... ma capaci di tutto !
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Rum scuro, lime, zucchero di canna e sciroppo di banana
Ecco la notizia tratta da "La Repubblica" del 6 giugno
Roma, tre date segnate in rosso, sabato 8, mercoledì 12 e giovedì 13, perché considerate a rischio no-global e terrorismo islamico. Prefettura e Questura azzardano centomila manifestanti, ma gli stessi organizzatori giurano che "quarantamila saranno già molti". Centocinquanta capi di stato, duecento delegazioni straniere in nome dei paesi che partecipano al summit mondiale sull'alimentazione, settecento rappresentanti delle organizzazioni non governative che daranno vita al Ngo-Csoforum, il Controvertice di chi combatte per la sovranità alimentare di tutti i paesi, per riscattare i 15 milioni morti di fame del pianeta terra e gli ottocento milioni che sopravvivono denutriti. Seimila agenti per la sicurezza, servizi segreti italiani e alleati allertati da tempo per prevenire ogni tipo di allarme per il summit Fao classificato come "grande evento".
Saranno sei giorni di "diffusa alta tensione". Perché se è vero che le informative dell'intelligence arrivano copiose ogni giorno e da tempo sulle scrivanie degli addetti alla sicurezza, va detto che "nessuna contiene allarmi specifici di fonti qualificate ma solo generiche analisi di possibili scenari". Tanto che il prefetto Emilio Del Mese, responsabile dell'evento, può dire: "Le misure di sicurezza saranno molto più leggere rispetto a quelle adottate per il vertice Nato di Pratica di Mare ma saranno maggiori i disagi per i romani" che dovranno districarsi tra strade chiuse e divieti di sosta.
GLI ALLARMI - Tre giorni da sorvegliare con cura. Sabato 8 (ore 16, piazza Esedra fino a piazza della Bocca della Verità) è il giorno di "Terrà e dignità", la marcia internazionale di movimenti antiliberisti, antiglobalizzazione, sindacati, Cobas, rappresentanti da tutto il mondo di contadini, pescatori, agricoltori e organizzazioni non governative. "Sarà una manifestazione di massa e pacifica" dice Gianni Fabbris di Altra agricoltura e, "comunque, noi stessi eviteremo provocazioni e infiltrazioni". Non piace chiamarlo servizio d'ordine ma questo sarà quello che faranno gli organizzatori per marciare in pace ed evitare rischi blac block. Le informazioni, e soprattutto il monitoraggio delle rete, indicano poi come date a rischio il 12 e il 13, "giorni in cui saranno organizzate azioni di protesta contro possibili obiettivi legati a gruppi multinazionali e alla coltivazione di organismi geneticamente modificati". Disobbedienti all'opera con azioni di disobbedienza.
LE INFORMATIVE - Si parla di "rischio infiltrazioni fra i manifestanti da parte di gruppi anarchici e antagonisti che potrebbero arrivare anche dall'estero, soprattutto da Francia, Germania, Spagna e Grecia". Ma i rapporti dell'antiterrorismo vanno oltre prospettando anche "il rischio di infiltrazione da parte di terroristi mediorientali" che potrebbero confondersi e sfruttare l'occasione di migliaia di persone che protestano pacificamente. Rafforzate le frontiere e limitazioni di sorvolo per gli aerei privati nelle 17 miglia e fino a 6 mila metri.
IL PIANO SICUREZZA - Non ci sarà un dispositivo militare ma solo direttive di ordine pubblico predisposte da prefettura e questura. E non ci sarà neppure una zona rossa, come a Napoli e poi a Genova, dove blindare i capi di stato e le delegazioni dei governi. "Non abbiamo voluto creare barriere da abbattere, non ci saranno blindature" spiegano in questura. Ci saranno però "due zone protette", intorno al palazzo Fao e al palazzo dei Congressi all'Eur dove sarà ospitato il controvertice. Qui, a presidiare, agenti in tenuta antisommossa, reparti a cavallo, unità cinofile e tiratori scelti. Uomini e reparti saranno dislocati soprattutto in città a tutelare gli oltre duecento obiettivi da proteggere, ambasciate, consolati, sedi commerciali legate a multinazionali straniere, all'Onu, al Pam (il programma alimentare mondiale). E poi bonifiche più volte al giorno negli alberghi, nelle strade, lungo i percorsi, nei pressi di fognature, tombini e "gallerie sotterranee di enti che erogano servizi". Evitate anche le chiusure totali delle strade. La tattica sarà quella delle "chiusure a soffietto al passaggio delle delegazioni". Le forze dell'ordine - ieri mattina c'è stato la riunione dei reparti mobili ed era presente anche il comandante Vincenzo Canterini che partecipò al sanguinoso blitz alla scuola Diaz di Genova - saranno impiegate seguendo la tattica dei piccoli gruppi mobili. No agli schieramenti di interi reparti, difficili da spostare e anche da gestire, bensì piccole formazioni che di volta in volta interverranno negli eventuali punti di crisi. Un ordine pubblico di tipo chirurgico per sei giorni in cui nessuno, però, ha voglia di annunciare prese di palazzo né di sfoggiare armi di gommapiuma.
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