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correndo, correndo, chi pratica?

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  • correndo, correndo, chi pratica?

    Chi tra di noi fa tutti i giorni un oretta di sana corsa per i campi o per i parchi della propria città?


    io adoro quando arrivano le 18 entrare in una fase di assoluta concentrazione, preaprare l'ipod il computer da polso per calcolare bene i battiti... serrare i lacci delle mia adidas e uscire...

    cominciai a correre perchè sono rimasto fermo per ben 7 anni per un grosso guaio al ginocchio, da quando mi sono operato ho giurato a me stesso che avrei cambiato stile di vita, da che mantenevo un peso medio di 91 k per un metro e 86, ora dopo un annetto mantengo un peso medio di 73 kg con picchi massimi di 77 kg e in più sono aumentate tutte le prestazioni fisiche, la lucidità sotto sforzo quando faccio lavori pesanti... insomma tutto un altro stato di salute.

    ricordo bene di aver toccato il fondo, 114 kg e 63 sigarette al giorno quanto mi sembra lontano quel tempo!

    apro questa discussione anche per scopi informativi, troppi pelandroni scansafatiche si barricano dietro domande che sono solo scuse per non muovere le chiappe!

    p.s. ; da due mesi sono molto piu irregolare e meno assiduo e già lo sento sulla schiena!
    Originariamente inviato da Duca076

    Il piu' esperto snocciolatore di dati numerici prestazionali della VolksWagen riuscirà mai e poi mai a capire cosa lo lega un appassionato fedele al marchio Alfa Romeo. E' un concetto che va al di là dei numeri e dei costi: potremmo quasi definirlo come un indecifrabile romanticismo.

    Parola strana in quest'epoca...
    e BASTA. punto.

  • #2
    Re: correndo, correndo, chi pratica?

    Io non corro ma in compenso mi mantengo in movimento tutto il giorno...e poi se iniziassi a correre..penso che scomparirei nel giro di un mese...già sono magro così..pensa se corressi

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    • #3
      Re: correndo, correndo, chi pratica?

      va la che correre non serve solo a dimagrire, sai con tutte le madonne che hai in testa quanto ti aiutrebbe a sfogare!
      Originariamente inviato da Duca076

      Il piu' esperto snocciolatore di dati numerici prestazionali della VolksWagen riuscirà mai e poi mai a capire cosa lo lega un appassionato fedele al marchio Alfa Romeo. E' un concetto che va al di là dei numeri e dei costi: potremmo quasi definirlo come un indecifrabile romanticismo.

      Parola strana in quest'epoca...
      e BASTA. punto.

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      • #4
        Re: correndo, correndo, chi pratica?

        Parole sante..ma in questo momento nn c'ho neanche il tempo per grattarmi la testa

        Ora sono qui ma in contemporanea sto lavorando ad un sito

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        • #5
          Re: correndo, correndo, chi pratica?

          La corsa ha il grande privilegio di poter essere praticata durante tutto il corso dell'anno. Camminando, anzi correndo, tra e con la gente e chiedendo quali siano i motivi che li spingono a macinare chilometri si è creato una sorta di vero e proprio Decalogo che racchiude i motivi che spingono l'amante dell'attività sportiva a provare il running e a non abbandonarlo più

          1. Correre é bello. A parte il richiamo al titolo di un best-seller di Enrico Arcelli e pertanto alla certezza di avere anche un avallo scientifico di prestigio, è un'affermazione che corrisponde a verità, ma che non si può spiegare a parole. Sarebbe un po' come cercare di spiegare come mai è buono un cannolo alla crema: per saperlo è necessario assaggiarlo.

          2. Correre fa bene. E' un'affermazione quasi banale, ma alla base ha un fondamento scientifico riconosciuto da tutti: favorisce una buon funzionamento del cuore e aiuta la circolazione sanguigna; stimola i polmoni a lavorare al massimo delle loro possibilità e i tessuti e prelevare tutto l'ossigeno a disposizione nel sangue; tonifica un buon numero di muscoli e irrobustisce il tessuto osseo che è meno soggetto a osteoporosi. Ultimo, ma non certo per importanza visto che lo scopo è comunque il fitness, il consumo calorico: in una corsa lenta e protratta, così come nelle altre attività con le medesime caratteristiche, si consuma un carburante la cui miscela è ricca in particolar modo di grassi. E chi non è soddisfatto alzi la mano.

          3. Correre costa poco. Tra le tante discipline che si praticano per fitness, la corsa, escludendo il nuoto al mare, è certamente la più economica: un paio di scarpette, calze, maglietta, pantaloncini e il gioco è fatto. Non ci sono costi di impianti, di attrezzature o di manutenzione: solo lavatrice e buon senso per affidarsi a capi che, nella loro semplicità, abbiano comunque un minimo di tecnologia alle spalle. Poi, si sa, nell'era dei gadget non ci sono limiti a ciò che il mercato può offrire, ma quello non fa più parte dell'indispensabile.

          4. Correre è da fare all'aria. Nessun commento, salvo che questo è, al giorno d'oggi, sicuramente un bonus in più visto il successo di tutte le attività outdoor che partendo dalle semplici scampagnate domenicali arrivano sino alla maratona del Polo. Le abilità tecnico-atletiche, le motivazioni, la situazione meteorologica, la salute o la compagnia decideranno poi, per ognuno, a quale livello di impegno inserire il proprio running quotidiano (o settimanale), ma quel che è certo, sempre sotto la luce del sole... o delle stelle

          5. Correre fa tornare giovani. Basta fare mente locale al tempo che si trascorreva in gioventù, per non dire da bambini, in attività che coinvolgessero in qualche modo il correre: i giochi di squadra, l'inseguire un autobus, il buttarsi giù da un pendio innevato, il non fare aspettare la "morosa", ... E visto che tutto ciò non può tornare, almeno si può tenere la corsa.

          6. Correre ovunque. Indipendentemente dal fatto di essere una disciplina outdoor, la corsa è un'attività che si può realmente praticare ovunque: al mare - e qui in pineta, sulla spiaggia, lungo la passeggiata o nell'entroterra -, in montagna - e qui in salita e discesa, nel bosco o in costa, su una cresta o in fondovalle, su un prato o su un sentiero -, in città - e qui al parco, in periferia, lungo le strade meno trafficate, partendo dal marciapiede sotto casa o raggiungendo in bici la casa di un amico per divertirsi con lui -, al lago, in collina, in pianura, sugli altipiani, ...

          7. Correre richiede poco tempo. La corsa, oltre a potersi praticare ovunque, è anche di facile esecuzione. Non necessitando di macchinari è sufficiente vestirsi in modo appropriato, e anche questo non richiede molto tempo, e uscire. Inoltre, quando si è fuori non serve starci per tre ore: si può correre per 40', per un'ora e mezza o per 20 veloci minuti, non ha importanza. Si rientra, si fa una rapida doccia e nel giro 45' ci si è preparati, allenati e lavati. E l'organismo ringrazia.

          8. Correre per il mondo. Dai punti precedenti a questo il passo è breve: chi ama, o se proprio non ama comunque ha simpatia per il running, dovunque si trovi può correre: è sufficiente portarsi in valigia le solite scarpette, i soliti pantaloncini e la solita maglietta. Questo non significa che si debba correre lontani da casa - città, nazione o continente che sia - solo in occasione delle trasferte di lavoro ma che anche in quelle situazioni, in cui magari si passa dall'albergo all'ufficio e da questo al ristorante per poi tornare in ufficio e poi ancora e ancora, ritagliarsi un'oretta di libertà, da soli o in compagnia, interrompe lo stress, fa bene all'organismo e consente di conoscere angoli del mondo che la velocità e i tragitti di aerei e auto non consentono. E' inutile qui parla re di chi viaggia alla ricerca di manifestazioni podistiche da abbinare alle vacanza, perché le conclusioni sono ovvie, si può solo dire, dati alla mano, che questo fenomeno sta sempre più prendendo piede anche tra i non fanatici, segno che unire al turismo un po' dell'amato fitness non è affatto male.

          9. Correre rilassa. Forse le prime uscite faranno credere falsa questa affermazione, ma una pratica più fedele e senza esagerazioni del running dimostrerà la veridicità dello stesso. Come spesso accade anche in altre discipline sportive amatoriali, ciò che si cerca è non pensare, per qualche momento, alla routine, ai problemi, ai minuti contati: ecco che allora la corsa prolungata, con il suo ritmo regolare, consente di cullarsi e di godere di ciò che sta intorno, solitamente verde, e che magari permette di sentire odori che credevamo scomparsi, di vedere immagini che credevamo estinte e di riscoprire una nature che, per quanto può, è ancora viva. Bisogna solo avere la pazienza di superare i problemi tecnici iniziali e poi si può star certi che lo stress è destinato a sparire.

          10. Correre è sport di compagnia. Naturalmente vale anche il contrario, ma per restare in tema coi punti precedenti è più corretto dire che il ritrovo, o i ritrovi, settimanale serve anche all'amicizia. Ci si dà appuntamento e si parte: mantenendo una velocità blanda si riesce a chiacchierare, a non stancarsi e a raccontarsi ciò che, per fortuna, il cellulare ancora non consente.

          (di Matteo Merati)
          Originariamente inviato da Duca076

          Il piu' esperto snocciolatore di dati numerici prestazionali della VolksWagen riuscirà mai e poi mai a capire cosa lo lega un appassionato fedele al marchio Alfa Romeo. E' un concetto che va al di là dei numeri e dei costi: potremmo quasi definirlo come un indecifrabile romanticismo.

          Parola strana in quest'epoca...
          e BASTA. punto.

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          • #6
            Re: correndo, correndo, chi pratica?

            @samleo per il discorso del tempo!

            (di Matteo Merati, novembre 1998)





            Correre una maratona (42.195 metri) non e’ un’impresa impossibile e per il podista amatore potrebbe essere l’obiettivo di anni di passione. Un po’ come partecipare ad una marcialonga nello sci di fondo o arrivare in cima allo Stelvio in bicicletta: imprese possibili, ma da preparare. Si e’ chiesto a Vittorio Zago, runner di vecchia data e fresco battezzato dalla maratona di Parigi, come si e’ comportato per portare a termine il suo sforzo piu’ lungo.



            “Innanzi tutto le premesse: l’obiettivo era portare a termine la gara e la base da cui sono partito era 1 ora o poco piu’ di corsa quasi tutte le domeniche da parecchi anni, non avendo mai percorso piu’ di 20 km. Confortato da un collega, che ha diviso con me le gioie di questa esperienza, nelle festivita’ di fine anno ho preso contatto con un allenatore, per avere consigli e tabelle su come impostare i 3 mesi che ci separavano dalla gara parigina, prevista per la prima domenica di Aprile. La nostra richiesta era per un impegno monosettimanale, solitamente di domenica, perche’ questa era la disponibilita’ che il mio collega ed io potevamo garantire per un periodo cosi’ lungo”.



            Una bella patata bollente, insomma. E come e’ andata ?



            “Bene direi, visto che Parigi ci ha visti tra coloro che sono passati sotto lo striscione di arrivo e che non siamo incappati ne in gravi infortuni, ne in affaticamenti eccessivi”.



            Perfetto, ma che cosa avete fatto in quei 3 mesi di timing ?



            “Le tabelle che ci sono state date comprendevano dei consigli che girerei a tutti quelli che volessero provare questa magica esperienza:

            - allenarsi al’ora del giorno incui ci sara’ la gara;

            - imparare a bere durante gli allenamenti (prevedere fontanelle lungo l’itinerario o organizzarsi in altro modo per reintegrare i liquidi ogni 30-45 minuti);

            - fare attenzione all’alimentazione, in particolare il giorno della gara;

            - allenarsi, se possibile, in due o tre.

            Poi c’era la parte specifica sul lavoro domenicale: quasi tutto lento, perche’ non c’era tempo di fare sedute di qualita’, organizzato in cicli da 3 sedute di cui le prime due uguali e la terza con un incremento di 15-30 minuti. Abbiamo rispettato il programma cercando di inserire, con il benestare del nostro trainer, 30’ di attivita’ infrasettimanale almeno un volta a settimana prima di andare in ufficio. Tutto bene sino a 15 giorni prima, quando, aumentando i carichi sono incappato in un principio di tendinite, che si e’ pero’ risolto, fortunatamente, con una domenica di riposo completo.”



            E la gara, anche li tutto secondo il programma ?



            “Si. Sveglia alle 6:30, colazione abbondante alle 7:00 e partenza alle 9:00. La temperatura era di 10-12 gradi e il cielo coperto. C’eravamo prefissati uno stop di 15”-30” ogni 5 km per bere e un’andatura da 5’ al km. Non e’ da favola, ma l’obiettivo deve essere proporzionato alla preparazione e per noi lo era, tanto che i tempi lo hanno confermato. Avvio lento (i primi 5 km in 27’30”), prima meta’ gara in 1h52’ e arrivo piu’ veloce dal 35° al 40° km in 24’15”) per una seconda meta’ in 1h44’: totale 3h36’. La classifica non mi importava, volevo arrivare al traguardo e questo ho fatto. Gioia e stanchezza, ma lo rifarei, anzi, lo rifaro’ sicuramente (n.d.r.: e cosi’ e’ stato). Una curiosita’: non credevo che correre la regina delle corse sotto le 4 ore fosse alla portata di molti, mentre sono stati piu’ di 10.000 a superare la linea del traguardo entro quel limite. Si vede che i consigli di giornali e riviste hanno lettori sempre piu’ attenti. Meglio cosi, e grazie.”



            Ps. e non ti dico che devi fare una maratona eh!
            Originariamente inviato da Duca076

            Il piu' esperto snocciolatore di dati numerici prestazionali della VolksWagen riuscirà mai e poi mai a capire cosa lo lega un appassionato fedele al marchio Alfa Romeo. E' un concetto che va al di là dei numeri e dei costi: potremmo quasi definirlo come un indecifrabile romanticismo.

            Parola strana in quest'epoca...
            e BASTA. punto.

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            • #7
              Re: correndo, correndo, chi pratica?

              io l'ultima volta che sono andato a correre ho distrutto una macchina...

              no perche ero andato nei campi che pioveva e avevo le air shox (scarpe di merda) che sono quadrate e i piedi tutti zozzi di fango.. in curva per frenare mi scappa il piede e ho preso dritto il muro di una casa.. lol.. meglio portarsi le scarpe di ricambio d'ora in poi.. una cosa l'ho imparata!


              comunque fa benone correre e ti sfoghi anche.. non sopporto quelli che corrono 40minuti sui tappeti delle palestre strafondi di sudore.. mi fanno una tenerezza poverini..

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              • #8
                Re: correndo, correndo, chi pratica?

                Originariamente inviato da iSonic Visualizza il messaggio
                io l'ultima volta che sono andato a correre ho distrutto una macchina...

                no perche ero andato nei campi che pioveva e avevo le air shox (scarpe di merda)

                non sopporto quelli che corrono 40minuti sui tappeti delle palestre strafondi di sudore.. mi fanno una tenerezza poverini..
                adidas adiprene sono il top nella campestre!


                ma quanto so scemi! ma è tanto bello correre all'aperto! e poi il freddo, e il caldo e li a lagnarsi! correre è come la vita se fosse facile che gusto ci sarebbe!

                ultimamente vado a correre in un bosco qui vicino roma, l'ultima volta diluviava e mi sono perso... poco ci manca che mi viene a ripescare la forestale...

                però non mi sono mai divertito tanto... non avevo paura anche se fa brutto perdersi al buio... avevo il computerino che segnava 190 battiti al minuto e correvo pianissimo... dicesi strizza
                Originariamente inviato da Duca076

                Il piu' esperto snocciolatore di dati numerici prestazionali della VolksWagen riuscirà mai e poi mai a capire cosa lo lega un appassionato fedele al marchio Alfa Romeo. E' un concetto che va al di là dei numeri e dei costi: potremmo quasi definirlo come un indecifrabile romanticismo.

                Parola strana in quest'epoca...
                e BASTA. punto.

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                • #9
                  Re: correndo, correndo, chi pratica?

                  dovrei cominciare per buttare giu qualche chilo, solo con la dieta non riesco

                  Qualche mese fa ho cominciato ma poi ho smesso perchè si avvicinava l'estate e facendo un caldo pazzesco rischiavo un infarto
                  Mister, Noi trattiamo piombo.

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                  • #10
                    Re: correndo, correndo, chi pratica?

                    d'estate se puoi piedi scalzi e in spiaggia vicino la battigia dove la sabbia è piu dura in un mese perdi tonnellate di sudore, magari sull'adriatico al tramonto il sole è basso e tira un venticello gradevole...
                    Originariamente inviato da Duca076

                    Il piu' esperto snocciolatore di dati numerici prestazionali della VolksWagen riuscirà mai e poi mai a capire cosa lo lega un appassionato fedele al marchio Alfa Romeo. E' un concetto che va al di là dei numeri e dei costi: potremmo quasi definirlo come un indecifrabile romanticismo.

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