Re: Governo: Parliamone...
Come non quotarti alla grandissima...
Originariamente inviato da TeamXTC
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ragazzi siamo davvero alla frutta,altro che colpo di stato ci vorrebbe!!
Pensate,a chi non farà la spia il fisco infliggerà una multa salata, oltre 2.000 euro.
Prodi e Visco incitano gli italiani a comportarsi come i capi-caseggiato della Russia sovietica dove i cittadini erano obbligati a denunciare i vicini e perfino i propri parenti.
Il Grande Fratello Fiscale è fra noi. D’ora in avanti, ogni movimentazione finanziaria dovrà avere una sua “tracciabilità” se il pagamento supera i mille euro; e fra due anni, i cento euro.
Le banche dovranno abbandonare, sull’altare del Fisco, il segreto bancario dei clienti. Gli ispettori potranno chiedere allo sportello di banca quali sono i movimenti finanziari transitati sul conto corrente del cliente “X” o quelli del cliente “Y”.
I professionisti non potranno più ricevere pagamenti in contanti, anche se rilasciano regolare ricevuta. E dovranno aprire un conto corrente bancario sul quale far transitare tutti i compensi. Ma la vita contributiva dei professionisti non peggiora solo per quest’obbligo. Dovranno inviare all’Agenzia delle Entrate il loro elenco clienti-fornitori.
Non solo. Verrà anche multato (da 258 a 2.065 euro) chi non denuncia come evasore fiscale il proprio idraulico, muratore, ristoratore che non gli fornisse ricevuta fiscale.
Nei prossimi mesi, i contribuenti (e non solo i titolari di partita Iva) si vedranno recapitare un questionario da parte dell’amministrazione finanziaria. E lì dovranno rispondere ad una serie di domande. Attenzione, il questionario non si può gettare nel cestino. Se non viene rispedito al Fisco, si va incontro ad una sanzione.
L’altro giorno a Torino si è suicidato un imprenditore. Era creditore di milioni da parte dello Stato. Nel decreto fiscale questa morosità delle pubbliche amministrazioni diventa legge dello Stato. Prima di pagare una fattura superiore ai 10 mila euro, le amministrazioni e le società a prevalente partecipazione pubblica (quindi anche Enel ed Eni) dovranno controllare se il fornitore ha o meno ricevuto una cartella esattoriale per lo stesso importo. Se l’ha ricevuta, lo Stato non paga.
Questo Stato di Polizia Fiscale si scontra con il taglio delle risorse previste dalla legge finanziaria alla Guardia di Finanza. Con il risultato che l’inasprimento delle aliquote, delle procedure, delle pratiche amministrative non farà diminuire l’evasione fiscale; ma, al contrario, la farà aumentare!!!!
Come dimostra la storia dei condoni fiscali della precedente legislatura. Se Visco avesse davvero combattuto l’evasione fiscale i condoni non avrebbero garantito 20 miliardi di gettito. Segno inequivocabile che la politica di Visco fa aumentare l’evasione, non la riduce. In compenso, complica la vita tributaria ai contribuenti.
Alzi la mano chi almeno una volta al giorno non è stato costretto a barrare il fatidico quadratino con: “autorizzo”. Al trattamento dei dati personali, ovviamente, alle continue e insistenti richieste che, in teoria, dovrebbero difendere la nostra sacrosanta privacy.
Quindi non si capisce perché lo Stato, questa particolare forma di Stato voluta da Prodi e Visco, ritenga suo diritto non fare lo stesso e introdursi senza ritegno nella vita di noi tutti,e con una rete di controllo degna della migliore Ddr, la Repubblica Democratica Tedesca nota per la sua efficiente struttura spionistica.
D’ora in poi tutto è sotto controllo: perché devo far sapere a Visco tutto della mia vita, compresi i miei gusti, le mie scelte? Dove sono i liberali in queste ore? Dove sono gli amici di un tempo, i radicali dalle mille battaglie sui diritti civili?
L’introduzione di assegni e carte di credito obbligatori è un gran bel regalo alle banche. Immaginate il moltiplicarsi delle operazioni, delle note di addebito e credito, delle scritture da inviare ai clienti. Inoltre, di fatto, queste norme tendono a scoraggiare l’uso della moneta.
Ma quale mai economia occidentale davvero liberale può ipotizzare la soppressione nell’uso comune del denaro circolante?
Non si può assistere senza reagire in modo determinato e forte a questo scempio, a queste violazioni dei diritti fondamentali del cittadino.
Dobbiamo dire no alla dittatura del Grande Fratello inquisitore, a questo Stato onnipresente e oppressivo, dalla culla alla tomba, a questo prodismo che è perfino peggio del peggiore comunismo. A questa “banda dei quattro” costituita da Prodi, Visco, Padoa Schioppa, Bersani, che minaccia la vita di tutti gli italiani.
Pensate,a chi non farà la spia il fisco infliggerà una multa salata, oltre 2.000 euro.
Prodi e Visco incitano gli italiani a comportarsi come i capi-caseggiato della Russia sovietica dove i cittadini erano obbligati a denunciare i vicini e perfino i propri parenti.

Il Grande Fratello Fiscale è fra noi. D’ora in avanti, ogni movimentazione finanziaria dovrà avere una sua “tracciabilità” se il pagamento supera i mille euro; e fra due anni, i cento euro.

Le banche dovranno abbandonare, sull’altare del Fisco, il segreto bancario dei clienti. Gli ispettori potranno chiedere allo sportello di banca quali sono i movimenti finanziari transitati sul conto corrente del cliente “X” o quelli del cliente “Y”.

I professionisti non potranno più ricevere pagamenti in contanti, anche se rilasciano regolare ricevuta. E dovranno aprire un conto corrente bancario sul quale far transitare tutti i compensi. Ma la vita contributiva dei professionisti non peggiora solo per quest’obbligo. Dovranno inviare all’Agenzia delle Entrate il loro elenco clienti-fornitori.

Non solo. Verrà anche multato (da 258 a 2.065 euro) chi non denuncia come evasore fiscale il proprio idraulico, muratore, ristoratore che non gli fornisse ricevuta fiscale.

Nei prossimi mesi, i contribuenti (e non solo i titolari di partita Iva) si vedranno recapitare un questionario da parte dell’amministrazione finanziaria. E lì dovranno rispondere ad una serie di domande. Attenzione, il questionario non si può gettare nel cestino. Se non viene rispedito al Fisco, si va incontro ad una sanzione.

L’altro giorno a Torino si è suicidato un imprenditore. Era creditore di milioni da parte dello Stato. Nel decreto fiscale questa morosità delle pubbliche amministrazioni diventa legge dello Stato. Prima di pagare una fattura superiore ai 10 mila euro, le amministrazioni e le società a prevalente partecipazione pubblica (quindi anche Enel ed Eni) dovranno controllare se il fornitore ha o meno ricevuto una cartella esattoriale per lo stesso importo. Se l’ha ricevuta, lo Stato non paga.
Questo Stato di Polizia Fiscale si scontra con il taglio delle risorse previste dalla legge finanziaria alla Guardia di Finanza. Con il risultato che l’inasprimento delle aliquote, delle procedure, delle pratiche amministrative non farà diminuire l’evasione fiscale; ma, al contrario, la farà aumentare!!!!
Come dimostra la storia dei condoni fiscali della precedente legislatura. Se Visco avesse davvero combattuto l’evasione fiscale i condoni non avrebbero garantito 20 miliardi di gettito. Segno inequivocabile che la politica di Visco fa aumentare l’evasione, non la riduce. In compenso, complica la vita tributaria ai contribuenti.
Alzi la mano chi almeno una volta al giorno non è stato costretto a barrare il fatidico quadratino con: “autorizzo”. Al trattamento dei dati personali, ovviamente, alle continue e insistenti richieste che, in teoria, dovrebbero difendere la nostra sacrosanta privacy.

D’ora in poi tutto è sotto controllo: perché devo far sapere a Visco tutto della mia vita, compresi i miei gusti, le mie scelte? Dove sono i liberali in queste ore? Dove sono gli amici di un tempo, i radicali dalle mille battaglie sui diritti civili?
L’introduzione di assegni e carte di credito obbligatori è un gran bel regalo alle banche. Immaginate il moltiplicarsi delle operazioni, delle note di addebito e credito, delle scritture da inviare ai clienti. Inoltre, di fatto, queste norme tendono a scoraggiare l’uso della moneta.
Ma quale mai economia occidentale davvero liberale può ipotizzare la soppressione nell’uso comune del denaro circolante?
Non si può assistere senza reagire in modo determinato e forte a questo scempio, a queste violazioni dei diritti fondamentali del cittadino.
Dobbiamo dire no alla dittatura del Grande Fratello inquisitore, a questo Stato onnipresente e oppressivo, dalla culla alla tomba, a questo prodismo che è perfino peggio del peggiore comunismo. A questa “banda dei quattro” costituita da Prodi, Visco, Padoa Schioppa, Bersani, che minaccia la vita di tutti gli italiani.
Come non quotarti alla grandissima...




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