Re: Governo: Parliamone...
Il governo Prodi cresce nei sondaggi
In un mese guadagnati sei punti: dal 34% al 40%. I dati dell'istituto Ispo per conto del Corriere della sera
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GIUDIZIO SULL'OPERATO DEL GOVERNO PRODI (1996 e 2006)
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Inversione di tendenza: il governo Prodi cresce nei sondaggi. Secondo quanto rilevato dall'istituto Ispo per conto del Corriere della Sera, nell'ultimo mese di dicembre la popolarità dell'esecutivo di centrosinistra segna un progresso.
Un andamento che arriva dopo otto mesi in cui la progressiva caduta di fiducia ha costituito una costante. A dicembre, invece, l' opinione pubblica manifesta un atteggiamento meno critico nei confronti del governo Prodi.
Rispetto a novembre, dove il gradimento degli elettori era precipitato al 34%, il governo guadagna infatti sei punti passando al 40%. Un livello di fiducia comunque più basso rispetto a quello toccato, nello stesso mese, nel '96, la prima esperienza a Palazzo Chigi di Prodi che lo stesso Professore ha di recente evocato parlando di «clima» analogo a quello vissuto oggi. Il riferimento era alla manovra economica. «Anche 10 anni fa ci fu una Finanziaria dura, un calo di popolarità e fischi» ha detto alcuni giorni fa Prodi assicurando di non essere spaventato dai sondaggi al ribasso e ribadendo che le strategie di fondo dell'azione governativa non sarebbero state messe in discussione.
«L'approvazione della Finanziaria e specialmente le recenti dichiarazioni del presidente del Consiglio - argomenta Renato Mannheimer, direttore dell'istituto Ispo, commentando gli ultimi dati rilevati - hanno parzialmente attenuato l'idea che il governo non sia capace di decidere. Di qui un incremento per la prima volta da molti mesi del grado di fiducia per l'esecutivo. Il cui operato tuttavia viene ancora giudicato negativo dalla maggioranza degli elettori».
La ricerca completa compiuta dall'Ispo, con analisi e commenti, verrà pubblicata domani sul Corriere della Sera.
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Rispetto a novembre, dove il gradimento degli elettori era precipitato al 34%, il governo guadagna infatti sei punti passando al 40%. Un livello di fiducia comunque più basso rispetto a quello toccato, nello stesso mese, nel '96, la prima esperienza a Palazzo Chigi di Prodi che lo stesso Professore ha di recente evocato parlando di «clima» analogo a quello vissuto oggi. Il riferimento era alla manovra economica. «Anche 10 anni fa ci fu una Finanziaria dura, un calo di popolarità e fischi» ha detto alcuni giorni fa Prodi assicurando di non essere spaventato dai sondaggi al ribasso e ribadendo che le strategie di fondo dell'azione governativa non sarebbero state messe in discussione.
«L'approvazione della Finanziaria e specialmente le recenti dichiarazioni del presidente del Consiglio - argomenta Renato Mannheimer, direttore dell'istituto Ispo, commentando gli ultimi dati rilevati - hanno parzialmente attenuato l'idea che il governo non sia capace di decidere. Di qui un incremento per la prima volta da molti mesi del grado di fiducia per l'esecutivo. Il cui operato tuttavia viene ancora giudicato negativo dalla maggioranza degli elettori».
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