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Tutto Calcio 06/07 -II-

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  • Re: Tutto Calcio 06/07 -II-








    si però in europa, prima di quella champions, stavam vivendo un periodo di appannamento... le ultime nostre coppe risultavano alla fine degli anni '90 ed era la spagna a dominare lo scenario europeo... eppure noi siam e restiamo sempre al centro del mirino... mi sa che è proprio vero, la politica conta troppo, guarda nel 2002, vicepresidente fifa coreano e nessun italiano nel direttivo fifa: moreno arbitra corea-italia...
    povero moggi, preso come capro espiatorio di un mondo basato su determinate leggi non scritte ma comunque vigenti... ora che pure platini è presidente uefa, io lo farei presidente di lega!anzi, lo manderei dritto dritto in europa, lui e collina! anche perchè, morto facchetti, chi c'è di nostro rappresentante veramente rappresentativo? io metterei un bel collina, carismatico a lavorar di facciata, e un bel moggi a tessere le fila della politica cortigiana che regola il calcio, come gli intrighi di palazzo delle corti francesi sette-ottocentesce... vive le roi! vive le roi! (peccato che oggi le roi si chiami michel )
    NÖC TÜNIN VARÉS - per chi ghe l'ha dür
    "...direte che i vostri padri, hanno difeso la patria, dal barbaro invasore, che minacciava i sacri confini. E che noi del '99, che abbiamo combattuto sul Monte Grappa, sulle pietraie del Carso, e sul Piave, siamo sempre quelli di allora! E allora, quando tuona il cannone, è la voce della patria che mi chiama, e noi risponderemo: presente! Noi vecchi, che abbiamo sul petto le medaglie al valore, conquistate sul campo di battaglia, ci troveremo allora, al fianco dei giovani, e combatteremo sempre, e dovunque! E getteremo l'anima, oltre l'ostacolo! E difenderemo i sacri confini dell'italia, contro qualsiasi nemico, dell'occidente, e dell'oriente, per l'indipendenza del paese, e al solo scopo del bene indissolubile, del re, e della patria! viva la repubblica, viva l'esercito!"

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    • Re: Tutto Calcio 06/07 -II-

      Si ma cmq sono episodi quelli all'estero... qua in italia tutte le domeniche è baraonda...
      Rallye Sport Club Member n° 176
      AutoKit Adria 2006 - Peugeto 106 Rallye 1.6 16V: 1/8 mile 9.805 @ 119,60 km/h
      E così zALTEC disse "Vai giù! Sportellate!"
      I miei due amori:
      Peugeot 106 GTI 1.6 16V 130CV "zALTEC machine"
      Peugeot 106 Rallye 1.6 16V 135CV "Pan Di Stelle"

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      • Re: Tutto Calcio 06/07 -II-

        a sto punto nn ci credo siano episodi... noi sappiamo queli grossi, ma che ne sappiamo se nelle partite meno importanti succede qualcosa di peggio?
        l'altra volta nello stadio del rajo vallecano una signora da casa sua ha svuotato il frigorifero contro il portiere avversario, tanto per fare un esempio, ma naturalmente lo sappiam io e te che magari guardiam studio sport o che, ma tutti gli altri" in italia merda, fuori tutti bravi"... poi quando iniziano a far qualche servizio dettagliato, scopri che è un delirio ovunque....
        NÖC TÜNIN VARÉS - per chi ghe l'ha dür
        "...direte che i vostri padri, hanno difeso la patria, dal barbaro invasore, che minacciava i sacri confini. E che noi del '99, che abbiamo combattuto sul Monte Grappa, sulle pietraie del Carso, e sul Piave, siamo sempre quelli di allora! E allora, quando tuona il cannone, è la voce della patria che mi chiama, e noi risponderemo: presente! Noi vecchi, che abbiamo sul petto le medaglie al valore, conquistate sul campo di battaglia, ci troveremo allora, al fianco dei giovani, e combatteremo sempre, e dovunque! E getteremo l'anima, oltre l'ostacolo! E difenderemo i sacri confini dell'italia, contro qualsiasi nemico, dell'occidente, e dell'oriente, per l'indipendenza del paese, e al solo scopo del bene indissolubile, del re, e della patria! viva la repubblica, viva l'esercito!"

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        • Re: Tutto Calcio 06/07 -II-

          Lippi e Vialli per il Chelsea

          Roman Abramovich ha in mente una coppia italiana: Mourinho in partenza, c'è da definire la liquidazione. Ora il tycoon russo aspetta il sì dell'ex c.t. della
          Nazionale

          LONDRA, 22 marzo 2007 - Lippi-Vialli, coppia da Chelsea. Da Stamford Bridge rilanciano. Il tecnico dell’Italia campione del mondo è il candidato ideale alla successione di José Mourinho. Con Luca Vialli come navigatore, decisamente più che un semplice interprete. La storia smentita ufficialmente dal Chelsea all’inizio di febbraio riparte dagli ambienti vicini a Roman Abramovich. Allora la dirigenza dei Blues fu costretta a prendere posizione dall’intervista fasulla a Lippi pubblicata da un tabloid britannico, che aveva fatto dire all’ex c.t. azzurro, sempre abbottonatissimo e attento all’etichetta: "Sono pronto per il Chelsea, è ovvio che un grande club cerchi il tecnico campione del mondo". "Non abbiamo parlato con Lippi, né con nessun altro — avevano replicato da Stamford Bridge — Mourinho ha la nostra piena fiducia, e ha ribadito la volontà di restare fino alla scadenza del contratto, nel giugno 2010".

          POKER - Un mese e mezzo dopo il Chelsea di Mourinho, vinta la Carling Cup nella finale con l’Arsenal a Cardiff, è sempre in corsa per un poker da favola, dalla Champions alla Coppa d’Inghilterra, alla Premiership dove insegue il Manchester United con 6 punti di scarto. Ma dopo aver divorziato dalla moglie Irina, che gli ha dato 5 figli, Abramovich sembra deciso a chiudere con il portoghese, anche se dovesse centrare il grande slam storico. Il miliardario russo non parla con Mourinho da prima di Natale, e continua a tenere le distanze dallo spogliatoio, evitando di scendere a festeggiare le vittorie (come ha fatto anche a Cardiff), o restando lontano per affari (come lunedì sera nel vittorioso replay dei quarti di FA Cup contro il Tottenham). Mourinho ha chiesto udienza al padrone da 5 settimane, ma è ancora in anticamera. L’amministratore delegato Kenyon si sta adoperando per un summit, che potrebbe aver luogo già lunedì, forse su uno degli yacht di Abramovich. Ma invece di essere un summit di riconciliazione, come insinuava ieri The Sun, l’incontro dovrebbe servire a definire l’entità della liquidazione da versare a Mourinho per l’esonero a giugno.
          ALTERNATIVE - Abramovich, che ha lasciato la moglie per Dasha Zukhova, 23 anni, non sembra avere ancora un’alternativa certa per la panchina del Chelsea. Ma sa bene che deve andare sul sicuro, per quel che è possibile. Deschamps e Juande Ramos, da tempo nella griglia dei papabili, non hanno il peso di Lippi, un asso da giocare per rassicurare la tifoseria e per rilanciare l’immagine mondiale del Chelsea, che non ha guadagnato molti fans nonostante i successi in campo, per via della personalità abrasiva di Mourinho.

          CHE COPPIA - Lippi in coppia con Vialli per Abramovich è una garanzia doppia. I supporters del Chelsea non hanno certo dimenticato l’ex allenatore-giocatore, che dal ’98 al 2000 ha vinto 5 trofei. Non è un mistero che Vialli è pronto a rispondere alla chiamata. Abramovich lo considera spalla ideale di Lippi: oltre all’inglese, conosce alla perfezione il club e la Premiership. La prova generale dell’ex binomio juventino all’Old Trafford, nell’amichevole Manchester-Europa XI, ha consolidato il progetto.

          CAMPIONI PER LIPPI - Un progetto che deve attendere il sì di Lippi. L’ex c.t. dell’Italia campione del mondo pare aver bisogno di argomenti forti per scegliere di tornare in attività fuori dalla Serie A. Dipenderà dalla qualità delle offerte, in termini tecnici oltre che economici. Con la fine del triennio Mourinho, il miliardario punterà a rifare la squadra con i galacticos che il portoghese si è sempre rifiutato di prendere (o ha maltrattato come Shevchenko).



          se si farà, psero proprio gli vada bene, sono un fans di lippi!
          NÖC TÜNIN VARÉS - per chi ghe l'ha dür
          "...direte che i vostri padri, hanno difeso la patria, dal barbaro invasore, che minacciava i sacri confini. E che noi del '99, che abbiamo combattuto sul Monte Grappa, sulle pietraie del Carso, e sul Piave, siamo sempre quelli di allora! E allora, quando tuona il cannone, è la voce della patria che mi chiama, e noi risponderemo: presente! Noi vecchi, che abbiamo sul petto le medaglie al valore, conquistate sul campo di battaglia, ci troveremo allora, al fianco dei giovani, e combatteremo sempre, e dovunque! E getteremo l'anima, oltre l'ostacolo! E difenderemo i sacri confini dell'italia, contro qualsiasi nemico, dell'occidente, e dell'oriente, per l'indipendenza del paese, e al solo scopo del bene indissolubile, del re, e della patria! viva la repubblica, viva l'esercito!"

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          • Re: Tutto Calcio 06/07 -II-

            Ancelotti: "Dopo il Milan la Nazionale"

            Il tecnico del Milan si vede ancora a Milanello e poi, alla fine del ciclo Donadoni, in azzurro: "Andremo in finale di Champions contro il Chelsea di Sheva. Ronaldinho è utile, fa anche tanti gol..."

            FELEGARA (Parma) , 22 marzo 2007 - Carlo Ancelotti, dopo mesi di silenzio con i giornali, torna a parlare. Di calcio, di Milan, di Champions League, di avversari, di futuro. Prima spiega: "Ho provato molto fastidio per quello che è stato scritto sul Milan nell’estate scorsa e per questo motivo non ho mai rilasciato dichiarazioni al di là delle occasioni ufficiali. I giorni dello scandalo li ho vissuti malissimo. Il Milan è stato colpito in maniera ingiusta. La società ha sempre operato con trasparenza e lealtà. Si è cercato di colpire i poteri forti del calcio e il Milan è stato coinvolto senza che ci fossero responsabilità specifiche. Ricordiamo una cosa: il Milan, quando nelle stagioni passate ha giocato contro la Juve, è spesso stato penalizzato dagli arbitraggi e più di una volta ci siamo lamentati. Quindi siamo stati vittime, e invece ci hanno punito".
            Siamo fuori dalla fase di emergenza?
            "Sì. C’è più serenità, adesso. Le polemiche sugli arbitri ci saranno sempre, è ovvio, ma il clima è diverso. Vedo arbitri giovani ma già molto preparati: la nuova generazione è buona. Penso a Rizzoli che ha un grande futuro oppure a Saccani che sta migliorando moltissimo. Il problema è che noi del Milan stiamo ancora pagando gli effetti dello scandalo. Siamo stati penalizzati ingiustamente, la società è stata bloccata sul mercato, abbiamo fatto un preliminare di Champions League senza preparazione con i giocatori che hanno saltato le vacanze e tutto ciò ha provocato degli scompensi. Siamo stati danneggiati, insomma".
            A che punto siamo del risanamento?
            "Sul piano sportivo andiamo bene. Non c’è più quell’aria di sospetto che si respirava prima. Sul piano ambientale, dopo i fatti di Catania, mi sento di dire che tutta la società deve darsi una regolata: servono leggi severe, e sono state fatte, e serve che la gente abbia maggiore rispetto per chi indossa una divisa. In Italia si insultano perfino i vigili urbani".
            Scendiamo in campo: si elogia sempre la Liga e si critica il nostro campionato. Ma nei quarti di Champions ci sono due italiane e una sola spagnola.
            "Il calcio italiano tecnicamente non è inferiore a nessuno. E tatticamente le nostre squadre hanno qualcosa in più delle altre, perché i nostri allenatori regalano poco. Pochissimo".
            Qual è la miglior squadra d'Europa, oggi?
            "Penso che il Manchester sia quella che offre più spettacolo"
            Il miglior portiere?
            "Buffon. Poi vengono Dida e Cech".
            Il miglior difensore?
            "Nessun dubbio: Alex del Psv"
            Il miglior centrocampista?
            "Senza i milanisti, scelgo Lampard, Gerrard e De Rossi".
            Il miglior attaccante?
            "Drogba, Eto'o e Ibrahimovic".
            E il miglior allenatore in circolazione?
            "Marcello Lippi".
            Scelga il suo successore sulla panchina del Milan.
            "Mauro Tassotti"
            Quando?
            "Nel 2011".
            Nel suo futuro che cosa c'è?
            "Ancora qualche anno al Milan e poi, quando Donadoni avrà chiuso il ciclo, mi piacerebbe allenare la Nazionale".
            Non l’attrae un’esperienza all’estero?
            "Sono un tipo pratico. Sono nella migliore società, al massimo livello: perché dovrei cambiare?".
            L’anno scoro, però, è stato a un passo dal Real Madrid.
            "Ha vinto la voglia del Milan e dei suoi dirigenti di tenermi. Tra noi il rapporto non è soltanto professionale, ma soprattutto umano".
            Sacchi sostiene che lei dovrebbe incidere di più sulla campagna acquisti.
            "Può essere vero, ma io con la società ho un ottimo dialogo. Galliani è un grande dirigente, dopo anni di presidenza di Lega è stato eletto con tantissimi voti in Consiglio Federale. Sappiamo quello che si può fare e quello che non si può fare".
            Cinque anni e mezzo di Milan sono tanti o troppi?
            "Né tanti, né troppi. Non c'è il rischio di assuefazione. A me piace allenare il Milan, è come stare in famiglia"
            La gioia più grande di quest'anno?
            "Il fatto che, pur con mille problemi, abbiamo tenuto duro e siamo nei quarti di Champions League. La società ha gestito il periodo delicato con saggezza e buonsenso".
            Com’è allenare Ronaldo?
            "Lui ha un ottimo comportamento e grandi motivazioni».
            E Ronaldinho arriverà?
            "E' un grandissimo e il Milan di Berlusconi ha sempre avuto grandissimi campioni. E poi è un campione molto utile alla squadra: non è solo estetica, segna anche tanti gol".
            Il Milan è alla fine di un ciclo?
            "No, ci stiamo rinnovando piano piano. Il ciclo del Milan terminerà quando Berlusconi smetterà, ma per adesso l'idea non gli passa neanche per l'anticamera del cervello. Per fortuna".
            Se Berlusconi avesse 200 milioni da spendere che cosa gli suggerirebbe?
            "Di rinnovare il contratto all'allenatore...".
            Per la Champions a che punto è il Milan?
            "Siamo messi bene. Negli ultimi 5 anni siamo stati i migliori in Europa. E abbiamo la cabala dalla nostra: siamo andati in finale nel 2003, nel 2005 e ora siamo nel 2007... Non c'è una favorita".
            Giochiamo Milan-Bayern.
            "I tedeschi sono molto muscolari, forse non hanno tanta qualità. Se loro la mettono sulla forza, noi dovremo opporre il nostro gioco. Di certo dobbiamo migliorare la manovra se vogliamo superare il turno".
            E Roma-Manchester?
            "Gara imprevedibile. La Roma ha più chances in trasferta".
            Quale sarà la finale di Atene?
            "Dico Milan-Chelsea, così ritroviamo il nostro amico Shevchenko». Ancelotti sarà sempre...
            "Milanista".
            E non sarà mai...
            "Incoerente"
            NÖC TÜNIN VARÉS - per chi ghe l'ha dür
            "...direte che i vostri padri, hanno difeso la patria, dal barbaro invasore, che minacciava i sacri confini. E che noi del '99, che abbiamo combattuto sul Monte Grappa, sulle pietraie del Carso, e sul Piave, siamo sempre quelli di allora! E allora, quando tuona il cannone, è la voce della patria che mi chiama, e noi risponderemo: presente! Noi vecchi, che abbiamo sul petto le medaglie al valore, conquistate sul campo di battaglia, ci troveremo allora, al fianco dei giovani, e combatteremo sempre, e dovunque! E getteremo l'anima, oltre l'ostacolo! E difenderemo i sacri confini dell'italia, contro qualsiasi nemico, dell'occidente, e dell'oriente, per l'indipendenza del paese, e al solo scopo del bene indissolubile, del re, e della patria! viva la repubblica, viva l'esercito!"

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            • Re: Tutto Calcio 06/07 -II-

              Originariamente inviato da smg2 Visualizza il messaggio
              a sto punto nn ci credo siano episodi... noi sappiamo queli grossi, ma che ne sappiamo se nelle partite meno importanti succede qualcosa di peggio?
              l'altra volta nello stadio del rajo vallecano una signora da casa sua ha svuotato il frigorifero contro il portiere avversario, tanto per fare un esempio, ma naturalmente lo sappiam io e te che magari guardiam studio sport o che, ma tutti gli altri" in italia merda, fuori tutti bravi"... poi quando iniziano a far qualche servizio dettagliato, scopri che è un delirio ovunque....
              guardatelo tutto e scusa se è poco
              http://www.iene.mediaset.it/video/video_2565.shtml
              Un piccolo sforzo per un GRANDE progetto! ROSETTA(click)

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              • Re: Tutto Calcio 06/07 -II-

                22 marzo 2007 - 15:10
                Il ritorno di Big Luciano


                La Juve starebbe pensando di riprendersi Moggi!



                di: Graziano Campi

                A volte ritornano. Luciano Moggi sarebbe in procinto di tornare in veste di consulente a operare per conto della Juventus, un segnale forte e deciso voluto a sorpresa da Lapo Elkann, che se negli anni non aveva mai risparmiato frecciate alla triade e a Moggi stesso, ha rivelato di avere sempre avuto stima nei confronti del manager di Monticiano, ritenuto a torto o a ragione (a seconda dei punti di vista) uno dei responsabili dello scandalo estivo che avrebbe dovuto sconquassare il mondo del calcio questa estate, e che si è rivelato in tutta sostanza un'attenta opera di comunicazione e mistifi cazione dalla quale hanno benefi ciato i soliti noti. Il rientro clamoroso, si prefi gurerebbe attraverso non una porta secondaria, ma bensì in grande stile, approfittando dei recenti sviluppi giudiziari che pare stiano modificando e non poco la posizione dell’ex direttore generale della Juventus. L'esigenza di cercare per il dopo Moggi un direttore generale capace di garantire la ricorstruzione della squadra ha portato dunque a una risposta chiara e precisa: Luciano Moggi stesso, che a differenza della passata gestione dovrebbe vedere una riduzione di incarichi a fronte di una totale indipendenza circa le questioni di mercato. Niente più rapporti che hanno creato imbarazzo con designatori dunque, ma la possibilità di ritornare nel mondo del calcio grazie alla società cui tanto ha dato e da cui indubbiamente molto ha ricevuto, garantendo quella esperienza e conoscenza che permetterebbero una transizione meno traumatica verso il nuovo ciclo di successi che gli Elkann stanno cercando di costruire. Se i diretti interessati non confermano nè smentiscono, fonti vicine a entrambe le parti raccontano di un rapporto che è in fase di ricostruzione, dopo i recenti scambi a distanza, che come anticipato settimana scorsa celavano una precisa volontà da parte di Lapo Elkann di tirare una linea netta su quanto accaduto in passato e chiarire un rapporto che nato da una stima reciproca si era via via incrinato a causa di fattori esterni, dicerie e contrasti acuiti forse ‘ad arte’ per scindere quello che sembrava destinato ad essere un binomio vincente. Passione e capacità, esperienza e sfrontatezza, elementi che sembrano miscelarsi bene in due personaggi che da lontano appaiono distanti anni luce, ma che mai come in questo periodo si sono visti accomunati da una serie di eventi che ne hanno minato la credibilità e intaccato l’immagine in maniera signifi cativa. Ma veniamo ai fatti: come anticipato settimana scorsa, dalle dichiarazioni apparentemente ostili di Lapo Elkann si evinceva una ferma volontà a scoprire finalmente le carte in tavola e arrivare a un confronto fermo e deciso con chi era ritenuto diretto responsabile della cattiva pubblicità scaturita dal suo ‘disastro’ (passateci il termine), volontà nata, secondo i bene informati, dalla serie di spifferi provenienti dalle procure di Milano e Potenza, che hanno dipinto nella realtà un quadro molto più complesso di quanto desunto dall’ex fi danzato di Martina Stella (beato lui).

                In particolare sarebbero balzati all’attenzione la presenza costante e inquietante di atti volti a screditare in maniera scientifi ca e premeditata personaggi in vista degli ambienti di interesse più o meno diretto di un gruppo di persone finanziate da persone la cui posizione è al momento al vaglio dei magistrati e che quindi non può in alcun modo essere palesemente strumentalizzata su questo giornale che, al contrario di altri che vantavano patenti di onestà intellettuale volte a mascherare un palese accanimento, si pone come obiettivo un’informazione attenta e puntuale. Nel dettaglio, si tratterebbe ancora infatti di stabilire con esattezza i responsabili dei finanziamenti delle cosidette operazioni ‘Sting’, operazioni di difesa degli interessi delle società ‘amiche’, ma anche operazioni di "attacco" agli interessi di concorrenti o contro gli avversari economici, finanziari, politici, operazioni certificate e della cui esistenza si è potuto apprendere attraverso un attento studio delle documentazioni rese disponibili dalla magistratura stessa. Un cambio improvviso dunque negli scenari sinora non troppo convincenti che vedevano un Luciano Moggi ed un Antonio Giraudo grandi burattinai in grado di soverchiare in virtù di poteri mistici tutti i... Proprio questo senso di impunità latente, denunciato persino da Guido Rossi, pare abbia colpito un ragazzo che forte di ideali saldi aveva scelto la linea della collaborazione a fronte dello scontro totale con la federazione, scontro che ribadiamolo avrebbe portato al collasso dell’intero sistema calcio, con conseguenze e ripercussioni economiche inimmaginabili. La possibilità di un rientro clamoroso sarebbe scaturita non tanto dalla volontà dell’intera famiglia Elkann, quanto dalla ferma intenzione di Lapo, intenzionato a lanciare un messaggio forte e chiaro: "La Juventus non è morta, la Juventus c’è ed è pronta a tornare grande contro chi ha approfi ttato dei nostri problemi". Proprio per questo il ritorno di Moggi è visto come un segnale forte per diversi motivi. Innanzitutto l’aspetto umano, che ha visto entrambi i personaggi vittime di un attacco creato ad arte approfittando di situazioni che li hanno visti coinvolti in episodi certamente spiacevoli ma che senza una cassa di risonanza, foriera di un giustizialismo e un perbenismo a volte sospetti, probabilmente si sarebbero conclusi in maniera più consona. In secondo luogo proprio attraverso una riabilitazione di Luciano Moggi si nasconde la volontà di ribadire l’aperto contrasto con i vertici dello sport nazionale, in piena balia di poteri mediatici, politici ed economici e non in grado di garantire in alcun modo quel ricambio gestionale tanto sbandierato all’avvento di una calciopoli in grado di distruggere esclusivamente la squadra campione d’Italia a fronte di ben più gravi scandali e complotti. In questo senso il recente, strisciante, tentativo di una revisione dei parametri per l’iscrizione al prossimo campionato volte a tutelare squadre dalla gestione finanziaria dubbia sarebbe la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso, chiaro segnale di una pressochè nulla volontà di rinnovamento a fronte di una restaurazione sistematica che vede personaggi coinvolti in calciopoli ritornare lentamente agli antichi posti di potere. Fonti sempre vicine alla società parlano di un netto contrasto all’interno della proprietà stessa, con John Elkann e Montezemolo più propensi a un rinnovamento di posizione netta nei confronti di Moggi, lasciavano presagire quelli che si sono rivelati segnali chiari di un riavvicinamento possibile portatore di quello che sarebbe considerato uno schiaffo morale all’intero sistema che ha partorito il mostro calciopoli. Un ragazzo come Lapo, che ha affrontato le sue disavventure con la forza e la caparbietà dei grandi, vuole fortemente lasciare il segno e riportare la Juventus in tempi brevissimi al successo, ma soprattutto vuole che l’immagine della società venga riabilitata, specie a fronte delle grosse e corpose notizie provenienti da Milano che segnalerebbero sempre di più la presenza di inquietanti anomalie riguardo alla gestione delle intercettazioni telefoniche, anomalie che a tempo debito furono segnalate dallo stesso Luciano Moggi, e che a fronte dei recenti sviluppi della giustizia ordinaria e sportiva, potrebbero, anche se solo in parte, ridurre notevolmente il quadro accusatorio nei confronti del mago del calcio.
                Da parte sua Luciano tace, forse ancora ferito nell’orgoglio per essere stato usato come parafulmine, forse per discrezione e rispetto a fronte del dramma che aveva colpito la famiglia Elkann. Il divario generazionale che separa lui da Lapo costituisce certamente un ostacolo, anche se non insormontabile, per una conciliazione che sarebbe vista anche come un modo per ricompattare l’intera tifoseria juventina contro il sistema calcio. Eppure l’anima dichiaratamente juventina, l’orgoglio di un ultimo assalto al mondo che tanto gli ha dato e che alla fi ne tutto gli ha tolto, la possibilità di tornare ancora una volta vincente e ottenere una rivalsa clamorosa, potrebbero spingerlo a un riavvicinamento certamente non facile, ma ricco di significati.
                Le offerte per Moggi non mancano, ultima in ordine di tempo quella di Urbano Cairo, e addirittura si paventa a fronte di una forte riduzione della squalifi ca la possibilità di entrare in ruolo di uomo ombra all’interno della federcalcio, con l’intento di ristabilire non tanto una supremazia personale, quanto un equilibrio di poteri al momento fortemente sbilanciato verso un duopolio pericoloso, potenzialmente in grado di influenzare, se incotrastato, i destini del calcio per i prossimi dieci anni.
                Il dado è tratto, e il processo di riavvicinamento che settimana scorsa sembrava solo un’aleatoria ipotesi, ha subito un'improvvisa accelerata che solo fattori esterni potrebbe rallentare, ma che molto probabilmente porterà al termine dei vari processi, a un binomio Moggi - Elkann rinforzato dalle passate traversie e in grado di riportare la Juventus a un progetto supervisionato dalla esperta mano dell’uomo di Monticiano ma che avrebbe proprio nella passione e nella volontà di Lapo Elkann un punto di forza, a fronte di una rinnovata etica operativa volta a lanciare ancora la Juventus a un primato che l’intero mondo del calcio ad oggi non è in grado di aspirare: quello di un etica dello sport.


                NON C'è RITEGNO ! STA SOCIETà DI IMPUNITI E INFAMI!!!

                ED è CAPACE CHE SUCCEDE X DAVVERO!!! SPERO CHE LA RIMANDINO IN SERIE DILETTANTI STA VOLTA!!!
                "non ho bisogno di troppi cv per andare forte, guido la Miata, nessuna curva è lenta"Ax
                "Su un'auto il pezzo più utile è quello che si può togliere" Colin Chapman
                "tutto quello che non c'è, non pesa" Colin Chapman

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                • Re: Tutto Calcio 06/07 -II-

                  Originariamente inviato da Alex Tigra Visualizza il messaggio
                  22 marzo 2007 - 15:10
                  Il ritorno di Big Luciano


                  La Juve starebbe pensando di riprendersi Moggi!



                  di: Graziano Campi

                  A volte ritornano. Luciano Moggi sarebbe in procinto di tornare in veste di consulente a operare per conto della Juventus, un segnale forte e deciso voluto a sorpresa da Lapo Elkann, che se negli anni non aveva mai risparmiato frecciate alla triade e a Moggi stesso, ha rivelato di avere sempre avuto stima nei confronti del manager di Monticiano, ritenuto a torto o a ragione (a seconda dei punti di vista) uno dei responsabili dello scandalo estivo che avrebbe dovuto sconquassare il mondo del calcio questa estate, e che si è rivelato in tutta sostanza un'attenta opera di comunicazione e mistifi cazione dalla quale hanno benefi ciato i soliti noti. Il rientro clamoroso, si prefi gurerebbe attraverso non una porta secondaria, ma bensì in grande stile, approfittando dei recenti sviluppi giudiziari che pare stiano modificando e non poco la posizione dell’ex direttore generale della Juventus. L'esigenza di cercare per il dopo Moggi un direttore generale capace di garantire la ricorstruzione della squadra ha portato dunque a una risposta chiara e precisa: Luciano Moggi stesso, che a differenza della passata gestione dovrebbe vedere una riduzione di incarichi a fronte di una totale indipendenza circa le questioni di mercato. Niente più rapporti che hanno creato imbarazzo con designatori dunque, ma la possibilità di ritornare nel mondo del calcio grazie alla società cui tanto ha dato e da cui indubbiamente molto ha ricevuto, garantendo quella esperienza e conoscenza che permetterebbero una transizione meno traumatica verso il nuovo ciclo di successi che gli Elkann stanno cercando di costruire. Se i diretti interessati non confermano nè smentiscono, fonti vicine a entrambe le parti raccontano di un rapporto che è in fase di ricostruzione, dopo i recenti scambi a distanza, che come anticipato settimana scorsa celavano una precisa volontà da parte di Lapo Elkann di tirare una linea netta su quanto accaduto in passato e chiarire un rapporto che nato da una stima reciproca si era via via incrinato a causa di fattori esterni, dicerie e contrasti acuiti forse ‘ad arte’ per scindere quello che sembrava destinato ad essere un binomio vincente. Passione e capacità, esperienza e sfrontatezza, elementi che sembrano miscelarsi bene in due personaggi che da lontano appaiono distanti anni luce, ma che mai come in questo periodo si sono visti accomunati da una serie di eventi che ne hanno minato la credibilità e intaccato l’immagine in maniera signifi cativa. Ma veniamo ai fatti: come anticipato settimana scorsa, dalle dichiarazioni apparentemente ostili di Lapo Elkann si evinceva una ferma volontà a scoprire finalmente le carte in tavola e arrivare a un confronto fermo e deciso con chi era ritenuto diretto responsabile della cattiva pubblicità scaturita dal suo ‘disastro’ (passateci il termine), volontà nata, secondo i bene informati, dalla serie di spifferi provenienti dalle procure di Milano e Potenza, che hanno dipinto nella realtà un quadro molto più complesso di quanto desunto dall’ex fi danzato di Martina Stella (beato lui).

                  In particolare sarebbero balzati all’attenzione la presenza costante e inquietante di atti volti a screditare in maniera scientifi ca e premeditata personaggi in vista degli ambienti di interesse più o meno diretto di un gruppo di persone finanziate da persone la cui posizione è al momento al vaglio dei magistrati e che quindi non può in alcun modo essere palesemente strumentalizzata su questo giornale che, al contrario di altri che vantavano patenti di onestà intellettuale volte a mascherare un palese accanimento, si pone come obiettivo un’informazione attenta e puntuale. Nel dettaglio, si tratterebbe ancora infatti di stabilire con esattezza i responsabili dei finanziamenti delle cosidette operazioni ‘Sting’, operazioni di difesa degli interessi delle società ‘amiche’, ma anche operazioni di "attacco" agli interessi di concorrenti o contro gli avversari economici, finanziari, politici, operazioni certificate e della cui esistenza si è potuto apprendere attraverso un attento studio delle documentazioni rese disponibili dalla magistratura stessa. Un cambio improvviso dunque negli scenari sinora non troppo convincenti che vedevano un Luciano Moggi ed un Antonio Giraudo grandi burattinai in grado di soverchiare in virtù di poteri mistici tutti i... Proprio questo senso di impunità latente, denunciato persino da Guido Rossi, pare abbia colpito un ragazzo che forte di ideali saldi aveva scelto la linea della collaborazione a fronte dello scontro totale con la federazione, scontro che ribadiamolo avrebbe portato al collasso dell’intero sistema calcio, con conseguenze e ripercussioni economiche inimmaginabili. La possibilità di un rientro clamoroso sarebbe scaturita non tanto dalla volontà dell’intera famiglia Elkann, quanto dalla ferma intenzione di Lapo, intenzionato a lanciare un messaggio forte e chiaro: "La Juventus non è morta, la Juventus c’è ed è pronta a tornare grande contro chi ha approfi ttato dei nostri problemi". Proprio per questo il ritorno di Moggi è visto come un segnale forte per diversi motivi. Innanzitutto l’aspetto umano, che ha visto entrambi i personaggi vittime di un attacco creato ad arte approfittando di situazioni che li hanno visti coinvolti in episodi certamente spiacevoli ma che senza una cassa di risonanza, foriera di un giustizialismo e un perbenismo a volte sospetti, probabilmente si sarebbero conclusi in maniera più consona. In secondo luogo proprio attraverso una riabilitazione di Luciano Moggi si nasconde la volontà di ribadire l’aperto contrasto con i vertici dello sport nazionale, in piena balia di poteri mediatici, politici ed economici e non in grado di garantire in alcun modo quel ricambio gestionale tanto sbandierato all’avvento di una calciopoli in grado di distruggere esclusivamente la squadra campione d’Italia a fronte di ben più gravi scandali e complotti. In questo senso il recente, strisciante, tentativo di una revisione dei parametri per l’iscrizione al prossimo campionato volte a tutelare squadre dalla gestione finanziaria dubbia sarebbe la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso, chiaro segnale di una pressochè nulla volontà di rinnovamento a fronte di una restaurazione sistematica che vede personaggi coinvolti in calciopoli ritornare lentamente agli antichi posti di potere. Fonti sempre vicine alla società parlano di un netto contrasto all’interno della proprietà stessa, con John Elkann e Montezemolo più propensi a un rinnovamento di posizione netta nei confronti di Moggi, lasciavano presagire quelli che si sono rivelati segnali chiari di un riavvicinamento possibile portatore di quello che sarebbe considerato uno schiaffo morale all’intero sistema che ha partorito il mostro calciopoli. Un ragazzo come Lapo, che ha affrontato le sue disavventure con la forza e la caparbietà dei grandi, vuole fortemente lasciare il segno e riportare la Juventus in tempi brevissimi al successo, ma soprattutto vuole che l’immagine della società venga riabilitata, specie a fronte delle grosse e corpose notizie provenienti da Milano che segnalerebbero sempre di più la presenza di inquietanti anomalie riguardo alla gestione delle intercettazioni telefoniche, anomalie che a tempo debito furono segnalate dallo stesso Luciano Moggi, e che a fronte dei recenti sviluppi della giustizia ordinaria e sportiva, potrebbero, anche se solo in parte, ridurre notevolmente il quadro accusatorio nei confronti del mago del calcio.
                  Da parte sua Luciano tace, forse ancora ferito nell’orgoglio per essere stato usato come parafulmine, forse per discrezione e rispetto a fronte del dramma che aveva colpito la famiglia Elkann. Il divario generazionale che separa lui da Lapo costituisce certamente un ostacolo, anche se non insormontabile, per una conciliazione che sarebbe vista anche come un modo per ricompattare l’intera tifoseria juventina contro il sistema calcio. Eppure l’anima dichiaratamente juventina, l’orgoglio di un ultimo assalto al mondo che tanto gli ha dato e che alla fi ne tutto gli ha tolto, la possibilità di tornare ancora una volta vincente e ottenere una rivalsa clamorosa, potrebbero spingerlo a un riavvicinamento certamente non facile, ma ricco di significati.
                  Le offerte per Moggi non mancano, ultima in ordine di tempo quella di Urbano Cairo, e addirittura si paventa a fronte di una forte riduzione della squalifi ca la possibilità di entrare in ruolo di uomo ombra all’interno della federcalcio, con l’intento di ristabilire non tanto una supremazia personale, quanto un equilibrio di poteri al momento fortemente sbilanciato verso un duopolio pericoloso, potenzialmente in grado di influenzare, se incotrastato, i destini del calcio per i prossimi dieci anni.
                  Il dado è tratto, e il processo di riavvicinamento che settimana scorsa sembrava solo un’aleatoria ipotesi, ha subito un'improvvisa accelerata che solo fattori esterni potrebbe rallentare, ma che molto probabilmente porterà al termine dei vari processi, a un binomio Moggi - Elkann rinforzato dalle passate traversie e in grado di riportare la Juventus a un progetto supervisionato dalla esperta mano dell’uomo di Monticiano ma che avrebbe proprio nella passione e nella volontà di Lapo Elkann un punto di forza, a fronte di una rinnovata etica operativa volta a lanciare ancora la Juventus a un primato che l’intero mondo del calcio ad oggi non è in grado di aspirare: quello di un etica dello sport.


                  NON C'è RITEGNO ! STA SOCIETà DI IMPUNITI E INFAMI!!!

                  ED è CAPACE CHE SUCCEDE X DAVVERO!!! SPERO CHE LA RIMANDINO IN SERIE DILETTANTI STA VOLTA!!!
                  Quoto e sottolineo
                  Il mio impianto
                  Sorgente:Alpine CDA-9835R
                  FA:4 woofer AD W600:Steg QmII 220.2; A montante medi AD M40neo:Steg K12; tw AD T100:Steg K9
                  Crossover attivo:Audison sxr4;
                  Sub:Rockford punch HE da 25:Steg QmII 75.2 a mono
                  Mio mercatino:http://www.elaborare.info/forum/vbul...8#post14197738

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                  • Re: Tutto Calcio 06/07 -II-

                    Solo In Italia!!!!se Si Son Messi In Testa Di Fare Lo Stesso Skifio Degli Anni Precedenti Non Hanno Capito Un Caxxo!!! Ora è Certo Come Il Cielo Che Non Solo Moggi è Un Ladro Ma Tutta La Società Juve, Da Lapo Elkan A Tutta La Santissima Amministrazione! E Mo Non Andiamoa Dire Che I Giocatori Non Centrano Non Lo Sapevano I Tifosi Pure E Bla Bla Bla....cazzate!VERGOGNA!
                    "non ho bisogno di troppi cv per andare forte, guido la Miata, nessuna curva è lenta"Ax
                    "Su un'auto il pezzo più utile è quello che si può togliere" Colin Chapman
                    "tutto quello che non c'è, non pesa" Colin Chapman

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                    • Re: Tutto Calcio 06/07 -II-

                      Ragazzi postate delle cose troppo lunghe, poi non mi va di recuperarle tutte


                      Avete sentito?
                      A Coverciano hanno intitolato un campo ad Alberto D'Aguanno
                      Ciao Fabry.
                      Amica maliziosa dell' N.T.V. - Notti Tuning Varese
                      SEMPRE A TESTA ALTA! - Hakuna Matata... ^^ - ... * ... - LA Caciottara - *My LIFESTYLE... ®
                      ... OGNI TRAGUARDO E' UN NUOVO INIZIO...
                      "Andrò sicuramente all'Inferno ma non è un problema... tanto in Paradiso non conosco nessuno!"

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                      Sto operando...
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