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mi fa ridere......e anche un po' pena...

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  • Re: mi fa ridere......e anche un po' pena...

    Originariamente inviato da .chano Visualizza il messaggio
    design industriale è lo studio di un oggetto da produrre in serie che soddisfi dei bisogni, progettato tenendo in particolare considerazione la funzionalità, l'ergonomia, la facilità di trasporto al punto vendita e l'aspetto esteriore, e, una volta chiaro ciò che si intende produrre e vendere, i processi di produzione più efficienti, le modalità ed i canali di vendita, la letteratura, documentazione e le campagne di marketing.

    e non è ciò che 'intendo' io, è il significato corretto, quello che puoi leggere anche sul vocabolario, diverso da ciò che presumi di sapere tu, dall'alto della tua onniscenza.

    ed è quello che faccio in uno dei miei 3 lavori, anche se prevalentemente seguo la distribuzione. dove vedo laureati produrre dei progetti impossibili da realizzare (tipo voler tagliare al laser il policarbonato), e dove i "designer laureati" fanno dei siti che si visualizzano correttamente solo se hai uno schermo wide da almeno 19'' ed usi firefox 3... ma che ci vuoi fare, all'uni mica gliel'hanno insegnato che esistono anche schermi 4:3 ed internet explorer
    ...e poi c'è il povero sfigato ignorante che non dovrebbe nemmeno votare che però produce il triplo di progetti che vanno a buon fine, dopo aver reso operativi 2 plotter che a detta dei sig.ri ingegneri erano "da buttare in un fosso"

    ...e con questo non sto dicendo che i laureati non siano preparati, ma che pur non facendo parte della nobile casta dei laureati io ho un'efficienza lavorativa molto maggiore. e non mi reputo superiore, professionalmente migliore però si, ma non perchè "sono più bravo", perchè porto più soldi. e al posto mio potrebbe esserci benissimo qualsiasi altro elettricista, idraulico, geometra abbia la voglia di prepararsi ed imparare pur passando per canali diversi dall'università.


    Si ma la discussione in argomento (iniziale) non mi pare che stia a dare dell' imbecille a ogni non laureato, semplicemente un utente, era stanco di un altro che si ergeva a custode della verità senza mai essere stato nella situazione o nell' ambiente.
    Percorri soltanto le vie indicate dall'Onore. Lotta e non essere mai vile.Lascia agli altri le vie dell'Infamia. Piuttosto che vincere per mezzo di un'infamia, meglio morire combattendo sulla strada dell'Onore. (Corneliu Z. Codreanu)

    Se un uomo non è disposto a lottare per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla o non vale nulla lui.

    Ezra Pound

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    • Re: mi fa ridere......e anche un po' pena...

      Originariamente inviato da .chano Visualizza il messaggio
      design industriale è lo studio di un oggetto da produrre in serie che soddisfi dei bisogni, progettato tenendo in particolare considerazione la funzionalità, l'ergonomia, la facilità di trasporto al punto vendita e l'aspetto esteriore, e, una volta chiaro ciò che si intende produrre e vendere, i processi di produzione più efficienti, le modalità ed i canali di vendita, la letteratura, documentazione e le campagne di marketing.

      e non è ciò che 'intendo' io, è il significato corretto, quello che puoi leggere anche sul vocabolario, diverso da ciò che presumi di sapere tu, dall'alto della tua onniscenza.
      A dir il vero quello lo dovrei fare io...es,dubito seriamente che riusciresti a produrre i contenitori di plastica che contengono le sorprese degli ovetti kinder.

      L'ultimo che faceva un discorso come il tuo aveva la terza media e giustamente con una equazione di terzo grado era un po' in difficoltà...però a sentirlo parlare riusciva a spostare mari e monti.
      RICCIO COME BACK

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      • Re: mi fa ridere......e anche un po' pena...

        Originariamente inviato da .chano Visualizza il messaggio
        un elettricista che si trova ad avere a che fare con i fasori non sta facendo l'elettricista. sarebbe un elettronico. c'azzecca meno di zero.
        adesso vengo li e ti dò una capocciata
        I fasori sono roba da elettrotecnica, può darsi che un elettronico sappia cosa sono, ma sono roba da elettrotecnica

        Originariamente inviato da .chano Visualizza il messaggio
        ok, ma un elettricista cabla circuiti usando componenti belli e pronti, mica li deve progettare.
        Sono partito replicando a te che dicevi che non serve una laurea per saper fare qualcosa e adesso mi dici che se uno fa solo l'elettricista non deve progettare, allora serve una laurea?


        x Dr.Jekyll, attenzione, non ho detto che uno impara a progettare qualcosa stando a casa sua, ho deto che l'esperienza può portare ad avere delle grandi conoscenze in un campo anceh senza essere andati all'università. Poi, un caso su un milione che si mette da solo a studiare analisi tre, cosi da poter comprendere ed analizzare una rete di distribuzione in regime transitorio può anche esistere, ma è l'eccezione, non la regola


        Imho, uno quando esce dall'università (parlo di ingegneria) non sa fare una cippa, però ha degli strumenti che gli permettono di analizare i problemi e risolverli, è questo che ti insegnano ad ingegneria. l'applicazione pratica viene con l'esperienza.


        Poi, la testa della gente è sempre quella, se parli con 100 operai ne trovi 80 convinti che il loro titolare non faccia una cazzo da mattina a sera, convinti che non vengono pagati per quello che valgono etc. etc. Allo stesso modo trovi il tecnico con un pò di esperienza convinto che l'ingegnere di turno per cui lavora ne sa meno di lui, se lui andava all'università a quest'ora era un megadottore etc. etc.
        Però la situazione rimane sempre quella, l'imprenditore fa i soldi, l'ingegnere progetta e gli altri rosicano
        Ultima modifica di _TriP_; 03-01-2011, 07:58.

        «...sapete cosa ho scoperto?» «Che cosa?» «Che la gente non dice nulla» «Oh, parlerà pure di qualche cosa, la gente!» «No, vi assicuro. Parla di una gran quantità di automobili, parla di vestiti e di piscine e dice che sono una meraviglia! Ma non fanno tutti che dire le stesse cose e nessuno dice qualcosa di diverso dagli altri...»
        [Ray Bradbury, Fahrenheit 451]

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        • Re: mi fa ridere......e anche un po' pena...

          Originariamente inviato da Bastinchio Visualizza il messaggio
          Non confondiamo gli elettricisti con i passacavi, grazie

          Saluti da un elettricista che ha fatto l'ITI e che (teoricamente, dovrei rimettermi un po' sui libri, col tempo le formule si dimenticano, colpa mia ma anche del lavoro che "purtroppo" ho dovuto intraprendere, cioè semplice elettricista operaio) sà calcolare avvolgimenti di motori/trasformatori, linee aeree, ecc
          Originariamente inviato da _TriP_ Visualizza il messaggio
          adesso vengo li e ti dò una capocciata
          I fasori sono roba da elettrotecnica, può darsi che un elettronico sappia cosa sono, ma sono roba da elettrotecnica


          Sono partito replicando a te che dicevi che non serve una laurea per saper fare qualcosa e adesso mi dici che se uno fa solo l'elettricista non deve progettare, allora serve una laurea?


          x Dr.Jekyll, attenzione, non ho detto che uno impara a progettare qualcosa stando a casa sua, ho deto che l'esperienza può portare ad avere delle grandi conoscenze in un campo anceh senza essere andati all'università. Poi, un caso su un milione che si mette da solo a studiare analisi tre, cosi da poter comprendere ed analizzare una rete di distribuzione in regime transitorio può anche esistere, ma è l'eccezione, non la regola


          Imho, uno quando esce dall'università (parlo di ingegneria) non sa fare una cippa, però ha degli strumenti che gli permettono di analizare i problemi e risolverli, è questo che ti insegnano ad ingegneria. l'applicazione pratica viene con l'esperienza.


          Poi, la testa della gente è sempre quella, se parli con 100 operai ne trovi 80 convinti che il loro titolare non faccia una cazzo da mattina a sera, convinti che non vengono pagati per quello che valgono etc. etc. Allo stesso modo trovi il tecnico con un pò di esperienza convinto che l'ingegnere di turno per cui lavora ne sa meno di lui, se lui andava all'università a quest'ora era un megadottore etc. etc.
          Però la situazione rimane sempre quella, l'imprenditore fa i soldi, l'ingegnere progetta e gli altri rosicano
          eh però chissà come mai a volte sono gli ingegneri che lavorano per i tecnici.........

          poi', io l'elettricista non l'ho mai fatto, mi potete fare un esempio concreto in cui un elettricista si trova a dover fare qualche ipotesi considerando i fasori? non fraintendete, è un curiosità mia, non una provocazione.
          perchè non metto in dubbio che un elettricista possa sapere usare i numeri complessi, progettare filtri, calcolare la resistenza da mettere per evitare "onde di ritorno" (passatemi le virgolette ma ora onestamente il nome giusto non mi viene) sulle linee ecc..... però che queste cose le debba incontrare per lavoro nel fare impianti civili/industriali mi fa strano. l'unica cosa che mi sovviene ora sono delle possibili interferenze per dei cavi che devono passare vicino a delle fonti elettromagnetiche (ma anche questo, mi sembra più telecomunicazione che elettrotecnica).... boh

          Originariamente inviato da benzene86 Visualizza il messaggio
          Si ma la discussione in argomento (iniziale) non mi pare che stia a dare dell' imbecille a ogni non laureato, semplicemente un utente, era stanco di un altro che si ergeva a custode della verità senza mai essere stato nella situazione o nell' ambiente.
          eh, chissà come mai tutti gli utenti che son passati di qua hanno avuto la mia stessa impressione....... saranno stati tutti dei provincialotti ignoranti anche loro!!

          Originariamente inviato da ruggero2 Visualizza il messaggio
          A dir il vero quello lo dovrei fare io...es,dubito seriamente che riusciresti a produrre i contenitori di plastica che contengono le sorprese degli ovetti kinder.
          L'ultimo che faceva un discorso come il tuo aveva la terza media e giustamente con una equazione di terzo grado era un po' in difficoltà...però a sentirlo parlare riusciva a spostare mari e monti.
          allora, il designer che progetta un contenitore di uovo kinder non deve determinare a che temperatura e che pressione colare la plastica. deve decidere se è meglio (esempio) costruire un oggetto stampandolo o tagliando una lastra e piegandola, e, in caso, se piegarla a caldo o a freddo. ma anche qui, non è che va lui dall'operaio a dirgli "piegala alla temperatura x" come pensi tu, quello non è compito del designer, ma dei responsabili produzione. e questo non per ignoranza mia, ma perchè sei tu il primo a parlare di situazioni che non conosci facendo queste uscite

          appunto per quello non volevo tirar fuori la vita privata, perchè tanto credete solo a quello che vi fa comodo, ma ripeto, l'invito a passare qualche ora con me rimane validissimo. molto volentieri.
          Ultima modifica di .chano; 03-01-2011, 09:49.

          Intel E5800 @3.84GHz - 2x2GB DDR2 @800MHz 4-4-4-12 - nVidia 7600GT GPU560 @735MHz MEM1400 @1560MHz
          All on GA-P31 DS3L - Logitech G15 - Acer AL1916W - Windows 7 x64 Ultimate

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          • Re: mi fa ridere......e anche un po' pena...

            Originariamente inviato da .chano Visualizza il messaggio
            perchè non metto in dubbio che un elettricista possa sapere usare i numeri complessi, progettare filtri, calcolare la resistenza da mettere per evitare "onde di ritorno" (passatemi le virgolette ma ora onestamente il nome giusto non mi viene) sulle linee ecc..... però che queste cose le debba incontrare per lavoro nel fare impianti civili/industriali mi fa strano. l'unica cosa che mi sovviene ora sono delle possibili interferenze per dei cavi che devono passare vicino a delle fonti elettromagnetiche (ma anche questo, mi sembra più telecomunicazione che elettrotecnica).... boh
            un elettricista (poi dipende cosa intendi...) nel progettare impianti civili/industriali ha necessita di conoscere i fasori per poter dimensionare un trasformatore , per sapere se può mettere in parallelo 2 trasformatori , per rifasare un carico , per scegliere il contratto migliore con il fornitore (enel) e altre cosette
            VectraClubItalia

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            • Re: mi fa ridere......e anche un po' pena...

              Originariamente inviato da .chano Visualizza il messaggio
              poi', io l'elettricista non l'ho mai fatto, mi potete fare un esempio concreto in cui un elettricista si trova a dover fare qualche ipotesi considerando i fasori? non fraintendete, è un curiosità mia, non una provocazione.............
              ...................
              ..................
              Allora, se l'elettricista vuole fare l'elettricista gli basta sapere quello che serve ad un elettricista, punto e basta.
              Se, come tu sostieni, ci sono altre vie per arrivare a fare il lavoro di un laureato anche se non si è laureati, significa che l'elettricista in questione deve saper fare anche il lavoro dell'ingegnere e quindi gli serve conoscere i fasori (che si studiano anche all'ITIS), i numeri complessi, le trasformate, il calcolo matriciale, il calcolo differenzia etc. etc.

              Il fatto che ci siano degli ingegneri che lavorano per dei "semplici tecnici" non è una cosa tanto strana, l'ingegnere fa il lavoro che non è di competenza del tecnico, perchè non lo sa fare, perchè non è abilitato a farlo o perchè non ha voglia di farlo.

              Originariamente inviato da Knight89 Visualizza il messaggio
              un elettricista (poi dipende cosa intendi...) nel progettare impianti civili/industriali ha necessita di conoscere i fasori per poter dimensionare un trasformatore , per sapere se può mettere in parallelo 2 trasformatori , per rifasare un carico , per scegliere il contratto migliore con il fornitore (enel) e altre cosette
              Tutto quello che hai elencato, si può fare senza sapere cos'è un fasore (che comunque non è che sia una cosa fantascentifica), un'esempio per mettere in parallelo due trasformatori basta sapere che devono avere le stesse tensioni nominali, la stessa tensione di corto circuito percentuale e lo stesso gruppo orario. Tutti dati che si possono prendere dai data sheet senza fare un solo conto. Lo può fare chiunque, basta spiegarglielo, però l'ingegnere sa perchè serve sapere quei dati, sa come calcolarli, sa come ottenerli.

              «...sapete cosa ho scoperto?» «Che cosa?» «Che la gente non dice nulla» «Oh, parlerà pure di qualche cosa, la gente!» «No, vi assicuro. Parla di una gran quantità di automobili, parla di vestiti e di piscine e dice che sono una meraviglia! Ma non fanno tutti che dire le stesse cose e nessuno dice qualcosa di diverso dagli altri...»
              [Ray Bradbury, Fahrenheit 451]

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              • Re: mi fa ridere......e anche un po' pena...

                Originariamente inviato da _TriP_ Visualizza il messaggio
                Allora, se l'elettricista vuole fare l'elettricista gli basta sapere quello che serve ad un elettricista, punto e basta.
                Se, come tu sostieni, ci sono altre vie per arrivare a fare il lavoro di un laureato anche se non si è laureati, significa che l'elettricista in questione deve saper fare anche il lavoro dell'ingegnere e quindi gli serve conoscere i fasori (che si studiano anche all'ITIS), i numeri complessi, le trasformate, il calcolo matriciale, il calcolo differenzia etc. etc.

                Il fatto che ci siano degli ingegneri che lavorano per dei "semplici tecnici" non è una cosa tanto strana, l'ingegnere fa il lavoro che non è di competenza del tecnico, perchè non lo sa fare, perchè non è abilitato a farlo o perchè non ha voglia di farlo.


                Tutto quello che hai elencato, si può fare senza sapere cos'è un fasore (che comunque non è che sia una cosa fantascentifica), un'esempio per mettere in parallelo due trasformatori basta sapere che devono avere le stesse tensioni nominali, la stessa tensione di corto circuito percentuale e lo stesso gruppo orario. Tutti dati che si possono prendere dai data sheet senza fare un solo conto. Lo può fare chiunque, basta spiegarglielo, però l'ingegnere sa perchè serve sapere quei dati, sa come calcolarli, sa come ottenerli.
                ok , se prendi come un dato "a caso" ...ma vorrei vedere come spieghi cos'è un gruppo orario senza ricorrere ai fasori (che come dici , non sono nulla di eccezionale , si studiano all' itis ... )
                a parte tutto ,ci vuole almeno un diploma di itis (quindi queste cose si sanno) per poter firmare un progetto (ovviamente dopo essere diventati "periti" a tutti gli effetti)
                VectraClubItalia

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                • Re: mi fa ridere......e anche un po' pena...

                  Originariamente inviato da .chano Visualizza il messaggio


                  allora, il designer che progetta un contenitore di uovo kinder non deve determinare a che temperatura e che pressione colare la plastica. deve decidere se è meglio (esempio) costruire un oggetto stampandolo o tagliando una lastra e piegandola, e, in caso, se piegarla a caldo o a freddo. ma anche qui, non è che va lui dall'operaio a dirgli "piegala alla temperatura x" come pensi tu, quello non è compito del designer, ma dei responsabili produzione. e questo non per ignoranza mia, ma perchè sei tu il primo a parlare di situazioni che non conosci facendo queste uscite

                  appunto per quello non volevo tirar fuori la vita privata, perchè tanto credete solo a quello che vi fa comodo, ma ripeto, l'invito a passare qualche ora con me rimane validissimo. molto volentieri.
                  Poi mi spieghi come fai a capire quale è il processo più conveniente senza sapere in concreto cosa succede.
                  Come fai a sapere se è meglio stampare a caldo o freddo un acciaio se non li conosci bene?Boh...misteri della fede.

                  Cmq ancora non si è capito cosa hai studiato.
                  RICCIO COME BACK

                  Commenta


                  • Re: mi fa ridere......e anche un po' pena...

                    Originariamente inviato da Knight89 Visualizza il messaggio
                    un elettricista (poi dipende cosa intendi...) nel progettare impianti civili/industriali ha necessita di conoscere i fasori per poter dimensionare un trasformatore , per sapere se può mettere in parallelo 2 trasformatori , per rifasare un carico , per scegliere il contratto migliore con il fornitore (enel) e altre cosette
                    ottimo chiarimento, thanks! effettivamente sono esempi che non conoscevo.

                    Originariamente inviato da ruggero2 Visualizza il messaggio
                    Poi mi spieghi come fai a capire quale è il processo più conveniente senza sapere in concreto cosa succede.
                    Come fai a sapere se è meglio stampare a caldo o freddo un acciaio se non li conosci bene?Boh...misteri della fede.

                    Cmq ancora non si è capito cosa hai studiato.
                    un designer conosce i materiali per ciò che gli serve. conosce le proprietà meccaniche, termiche & co; ne conosce le modalità di lavorazione ed i relativi costi, vantaggi e svantaggi; ne conosce i costi, i tempi e la facilità di approvigionamento.
                    dopodiché che un materiale, lavorato in un certo modo, diventi più fragile perchè tra le molecole si instaura un certo tipo di legame meno resistente, non gliene può fregar di meno; gli basta sapere che diventa fragile, in che misura, e con che conseguenze.
                    personalmente conosco bene solo gli acrilici, tutti gli altri materiali li conosco marginalmente, ma so già dove andare a studiare per documentarmi. devo solo trovare il tempo di farlo, la voglia ce l'ho già da un po'.

                    poi certo, siamo d'accordo sul fatto che, se uno si vuol mettere ad inventare leghe metalliche di corsi extra-universitari che lo preparano dubito che ce ne siano. ma è lo stesso discorso degli avvocati, commercialisti, psicologi etc... che vengono MESSI IN CONDIZIONE di farlo dall'università, ma la laurea di per sé non vuol dire assolutamente che ne siano capaci.

                    un ingegnere sa che quando l'acqua si ghiaccia gli atomi di idrogeno della molecola "divergono" rispetto all'atomo di ossigeno e, quindi, aumenta di volume. altrettanto bene conosce i coefficienti di resistenza dei vari acciai e dei tipi di filettature delle tubazioni. fa i dovuti calcoli e scopre che l'impianto idraulico è ipoteticamente idoneo a superare un evento di questo tipo.
                    peccato che, forse non era spiegato in nessuno degli esami che ha sostenuto, o forse la funzionalità di simulazione di solidworks non gliel'ha segnalato, un'azienda senza acqua rimane ferma trasformando così il suo fantastico progetto in un buco nero che inghiotte soldi della società a palate rigorosamente a fondo perduto. però è laureato. l'esercizio era risolto correttamente...............

                    Intel E5800 @3.84GHz - 2x2GB DDR2 @800MHz 4-4-4-12 - nVidia 7600GT GPU560 @735MHz MEM1400 @1560MHz
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                    • Re: mi fa ridere......e anche un po' pena...

                      Originariamente inviato da .chano Visualizza il messaggio
                      ottimo chiarimento, thanks! effettivamente sono esempi che non conoscevo.



                      un designer conosce i materiali per ciò che gli serve. conosce le proprietà meccaniche, termiche & co; ne conosce le modalità di lavorazione ed i relativi costi, vantaggi e svantaggi; ne conosce i costi, i tempi e la facilità di approvigionamento.
                      dopodiché che un materiale, lavorato in un certo modo, diventi più fragile perchè tra le molecole si instaura un certo tipo di legame meno resistente, non gliene può fregar di meno; gli basta sapere che diventa fragile, in che misura, e con che conseguenze.
                      personalmente conosco bene solo gli acrilici, tutti gli altri materiali li conosco marginalmente, ma so già dove andare a studiare per documentarmi. devo solo trovare il tempo di farlo, la voglia ce l'ho già da un po'.

                      poi certo, siamo d'accordo sul fatto che, se uno si vuol mettere ad inventare leghe metalliche di corsi extra-universitari che lo preparano dubito che ce ne siano. ma è lo stesso discorso degli avvocati, commercialisti, psicologi etc... che vengono MESSI IN CONDIZIONE di farlo dall'università, ma la laurea di per sé non vuol dire assolutamente che ne siano capaci.

                      un ingegnere sa che quando l'acqua si ghiaccia gli atomi di idrogeno della molecola "divergono" rispetto all'atomo di ossigeno e, quindi, aumenta di volume. altrettanto bene conosce i coefficienti di resistenza dei vari acciai e dei tipi di filettature delle tubazioni. fa i dovuti calcoli e scopre che l'impianto idraulico è ipoteticamente idoneo a superare un evento di questo tipo.
                      peccato che, forse non era spiegato in nessuno degli esami che ha sostenuto, o forse la funzionalità di simulazione di solidworks non gliel'ha segnalato, un'azienda senza acqua rimane ferma trasformando così il suo fantastico progetto in un buco nero che inghiotte soldi della società a palate rigorosamente a fondo perduto. però è laureato. l'esercizio era risolto correttamente...............



                      Mah, io capisco che non tutti i laureati siano delle cime, o si comportino correttamente ma a questo punto, fossi in te farei una telefonata alla Gelmini gli proponi delle alternative.
                      Percorri soltanto le vie indicate dall'Onore. Lotta e non essere mai vile.Lascia agli altri le vie dell'Infamia. Piuttosto che vincere per mezzo di un'infamia, meglio morire combattendo sulla strada dell'Onore. (Corneliu Z. Codreanu)

                      Se un uomo non è disposto a lottare per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla o non vale nulla lui.

                      Ezra Pound

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