"non ho bisogno di troppi cv per andare forte, guido la Miata, nessuna curva è lenta"Ax "Su un'auto il pezzo più utile è quello che si può togliere" Colin Chapman "tutto quello che non c'è, non pesa" Colin Chapman
il mio post era ironico, intendevo dire che tutti gli anni, a leggere i giornali, l'inter compra 15-20 giocatori di prima fascia e una 50a di seconde linee..... a star a d ascoltar loro, potremmo fare un trofeo privato da tanti igocatori che dovremmo prendere...
NÖC TÜNIN VARÉS - per chi ghe l'ha dür
"...direte che i vostri padri, hanno difeso la patria, dal barbaro invasore, che minacciava i sacri confini. E che noi del '99, che abbiamo combattuto sul Monte Grappa, sulle pietraie del Carso, e sul Piave, siamo sempre quelli di allora! E allora, quando tuona il cannone, è la voce della patria che mi chiama, e noi risponderemo: presente! Noi vecchi, che abbiamo sul petto le medaglie al valore, conquistate sul campo di battaglia, ci troveremo allora, al fianco dei giovani, e combatteremo sempre, e dovunque! E getteremo l'anima, oltre l'ostacolo! E difenderemo i sacri confini dell'italia, contro qualsiasi nemico, dell'occidente, e dell'oriente, per l'indipendenza del paese, e al solo scopo del bene indissolubile, del re, e della patria! viva la repubblica, viva l'esercito!"
Sfida Inter-Milan per Henry se Ronaldinho resta al Barça
Con la firma per 5 anni col Manchester da parte di Cristiano Ronaldo cambiano gli scenari di mercato. Riflettori puntati sul francese ma anche sulle tensioni tra il brasiliano e i blaugrana. Poi c'è Eto'o...
MILANO, 14 aprile 2007 - La firma di Cristiano Ronaldo ha fermato sul nascere un giro che avrebbe potuto far cambiar maglia a un bel po’ di stelle. Così sono ore di smarrimento per i grandi club d’Europa: soprattutto il Real Madrid aveva accarezzato l’idea di assicurarsi la stella portoghese del Manchester United. Ora dovrà scattare, dunque, un piano alternativo che fatalmente coinvolgerà anche Inter e Milan attorno ai nomi di Ronaldinho, Henry ed Eto’o. Il nome che ha sempre appassionato tutti è quello di Thierry Henry, già dall’estate scorsa. Poi, la sua scelta di rinnovare con la società inglese aveva indotto le big a cercare talenti alternativi. Ora, però, l’Arsenal appare meno determinato a tenerselo stretto: è facile immaginare che la bagarre sarà immediata. Per ovvi motivi sia il Real Madrid che il Barcellona saranno in prima fila per l’attaccante francese, ma pure l’Inter e il Milan sono in agguato. Anche perché ancora una volta Barcellona sarà il campo centrale della grande giostra estiva di mercato.
SCINTILLE CATALANE - E’ sotto gli occhi di tutti che lo sprint per la Liga condizionerà molto le scelte delle due grandi di Spagna. In questi giorni Frank Rijkaard deve convivere con le sempre più frequenti assenze di Ronaldinho e i nervi sono sempre più tesi. Sullo sfondo c’è un difficile rinnovo di contratto e, soprattutto, a condizionare la stella brasiliana è il corteggiamento milanista. In questi giorni Roberto Assis, il fratello-agente, è in Brasile. Ma presto sarà in Catalogna per stringere i tempi della trattativa con la dirigenza blaugrana. La sensazione è che entro fine aprile il Barcellona dovrà svoltare: o rinnoverà il contratto del campione di Porto Alegre oppure dovrà aprire le porte all’assalto milanista. In questa prospettiva il Milan ha già messo nel conto un investimento importante: da almeno 60 milioni di euro per il club e da 8 milioni di euro all’anno per il giocatore. Ciò non toglie, però, che il budget per la stella brasiliana potrebbe anche essere utilizzato per il camerunese, l’alter ego di Ronaldinho in casa catalana. E’ noto da tempo, infatti, che tra i due non corre buon sangue e la scelta del Barça sarà condizionata anche da questo rapporto incrinato. Fatalmente Joan Laporta sacrificherà uno in favore dell’altro.
L’ALTERNATIVA - Nello scenario Eto’o vanno considerate anche le ambizioni dell’Inter. Gli ormai prossimi campioni d’Italia stanno disegnando una campagna di rafforzamento essenziale, visto che la rosa è già competitiva e ha solo bisogno di ritocchi di qualità. Tuttavia Massimo Moratti, in vista del centenario del club, pensa ad un grande regalo. Così la concorrenza di un Milan di nuovo ambizioso sul mercato sprona non poco il presidente nerazzurro a moltiplicare gli sforzi. La prova viene dalla storia di Ronaldinho. Anche in questo caso i nerazzurri hanno preso posizione con l’evidente scopo di mettere i bastoni tra le ruote ai cugini.
RIFONDAZIONE JUVE - Mentre la Juventus, in vista del ritorno in serie A, deve pensare ad una rifondazione con mezzi non illimitati e quindi è costretta a puntare a degli obiettivi di target differente, le due milanesi s’apprestano a dar vita a dei nuovi duelli proprio sullo stile del Real Madrid e del Barcellona. E’ il destino delle grandi.
NÖC TÜNIN VARÉS - per chi ghe l'ha dür
"...direte che i vostri padri, hanno difeso la patria, dal barbaro invasore, che minacciava i sacri confini. E che noi del '99, che abbiamo combattuto sul Monte Grappa, sulle pietraie del Carso, e sul Piave, siamo sempre quelli di allora! E allora, quando tuona il cannone, è la voce della patria che mi chiama, e noi risponderemo: presente! Noi vecchi, che abbiamo sul petto le medaglie al valore, conquistate sul campo di battaglia, ci troveremo allora, al fianco dei giovani, e combatteremo sempre, e dovunque! E getteremo l'anima, oltre l'ostacolo! E difenderemo i sacri confini dell'italia, contro qualsiasi nemico, dell'occidente, e dell'oriente, per l'indipendenza del paese, e al solo scopo del bene indissolubile, del re, e della patria! viva la repubblica, viva l'esercito!"
il mio post era ironico, intendevo dire che tutti gli anni, a leggere i giornali, l'inter compra 15-20 giocatori di prima fascia e una 50a di seconde linee..... a star a d ascoltar loro, potremmo fare un trofeo privato da tanti igocatori che dovremmo prendere...
Almeno riuscireste a vincere qualcosa in maniera indiscutibile
ah giovà... ce tocca... quando c'è da prendere per il culo gli altri noi siamo sempre i primi e ora che tocca a noi bisogna stare zitti e subire...
come si dice:
"A CHI TOCCA NUN SE 'N GRUGNA"
E che nun lo so...
Quanto all'Inter e al mercato...solita storia...sembra sempre che facciano la collezione di figurine...
Voi avete bisogno di gente come me, vi serve la gente come me, cosi’ potete puntare il vostro dito del cazzo e dire:” Quello e’ un uomo cattivo" - Tony Montana
O per meglio dire: sempre meglio che aver bisogno di uno scudetto (e mezzo) regalati per TENTARE di raggiungere il palmares (per lo meno nazionale) di altre squadre di Serie A...
Lecce sinonimo di assenze. Ma anche di spettacolo, per la Juventus. Proprio come all’andata, formazione rimaneggiata ma grande vittoria per 3-1. Importante per il valore, ma spettacolare nei modi. A “Via del Mare”, Deschamps si gode una squadra con tanta voglia di sacrificarsi ma che al tempo stesso regala giocate spettacolari. Vantaggio di Marchionni (in campo all’ultimo secondo per Paro) all’11. Immediato pareggio di Polenghi. Nonostante un rigore reclamato e non concesso, il raddoppio arriva nella ripresa. Segna Zalayeta dopo due minuti. Al 19’ triplica Camoranesi con un’invenzione personale. Prima della fine, gioia anche per Raffaele Bianco che fa il suo esordio in prima squadra e ricompone la coppia con Venitucci, tra i migliori fin dall'inizio.
Deschamps ricorderà a lungo il Lecce. Tanti assenti all’andata, tanti assenti anche al ritorno. A quelli della vigilia, soprattutto a centrocampo, si aggiunge proprio l’osservato speciale: Matteo Paro. Rimasto l’unico centrale a disposizione, il giovane astigiano si blocca nel riscaldamento e deve rinunciare. Così cambia lo schieramento. Davanti alla confermata difesa a quattro (Birindelli, Zebina, Chiellini, Balzaretti), un centrocampo con Camoranesi, il giovane Venitucci e Nedved, davanti Palladino, Zalayeta e Marchionni, buttato nella mischia all’ultimo secondo.
E la mossa dà subito ragione al tecnico. Marchionni è il più scatenato dei bianconero e all’11’ trova il gol. Grande azione di Camoranesi a sinistra, tocco per Palladino che allarga per Nedved. Il ceco vede l’ex parmense smarcato in area e gli serve un grande assist: controllo e tocco sotto per il vantaggio. Ma è un vantaggio che dura poco, purtroppo. Punizione da sinistra per il Lecce, Valdes scodella in mezzo per la testa di Polenghi che insacca da pochi passi: è il 15’. I due marcatori protagonisti pochi secondi dopo. Avventato retropassaggio del difensore leccese, Marchionni si inserisce, dribbla Pavarini ma centra il palo da posizione angolata.
Al 19’ proteste juventine per un presunto fallo di mano di Giuiliatto su cui Pantana sorvola, prima di ammonire Zebina per protesta. E’ il primo cartellino giallo, ne seguono subito due: Balzaretti e Zanchetta. La prima metà del tempo è davvero a ritmi elevatissimi. Difficili da sostenere e intorno alla mezz’ora le due squadre trovano il modo di tirare il fiato. E verso il 40’ i bianconeri tornano ad accelerare. Prima con Nedved che si incunea da sinistra e poi con un colpo di testa di Zebina che impegna Pavarini. Ci prova anche Venitucci, dimostrando grande personalità, ma senza esiti. Il primo tempo si chiude sull’1-1 ma dopo tante emozioni.
Emozioni che tornano sin dal ritorno in campo. Primo affondo della ripresa e Juventus nuovamente avanti. Palladino tocca per Zalayeta che si gira in area e non dà scampo a Pavarini. Per Marcelo è il secondo gol stagionale dopo quello di Bologna. Papadopulo prova a correre subito ai ripari mettendo dentro Osvaldo per Tesser. I padroni di casa prova a fare la partita e i bianconeri giocano di rimessa. Il Lecce tenta di sfruttare anche le azioni da fermo, come successo nell’azione del pareggio di Polenghi. Deschamps invece può contare sui fuoriclasse come Mauro German Camoranesi. Dopo il gol con il Napoli, l’italo-argentino concede il bis con un capolavoro: doppio dribbling al limite e favoloso sinistro imparabile: 1-3. Il doppio vantaggio potrebbe tranquillizzare Nedved e compagni, ma il Lecce non demorde e l’attenzione deve restare massima. Deschamps si premura e butta nella mischia un altro combattente come Raffaele Bianco che prende il posto di Palladino. Un attimo dopo esce Camoranesi ed entra Trezeguet. Così come Bojinov rileva Marchionni. Negli ultimi minuti non succede più nulla. Finisce con un 3-1 strameritato e molto spettacolare. Un buon viatici in vista della doppia sfida interna con Rimini e Genoa.
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