Re: Tutto Calcio 06/07 -II-
Cristiano Ronaldo è l'obiettivo numero uno di tutti i grandi club europei ma qualcuno era già riuscito a portarlo in Italia.
Quel qualcuno è Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus ed ex Re incontrastato del mercato, che ne ha parlato alla trasmissione che conduce su Radio Kiss Kiss.
"Stimo Cristiano Ronaldo, tanto che quattro anni fa lo avevo preso alla Juventus; c'erano anche i contratti firmati con lo Sporting Lisbona, ma purtroppo Salas rifiutò il trasferimento in Portogallo e l'accordo con mio grande rammarico saltò", ha detto Moggi, che non vede però di buon grado l'ipotesi Inter per il fantasista lusitano: "E' un grande campione, ma bisogna inserirlo in una squadra che abbia già un assetto ben definito: all'Inter non troverebbe spazio".
Moggi, inibito per cinque anni con proposta di radiazione per i suoi rapporti con dirigenti federali e arbitrali tesi a condizionare l'intero sistema calcistico e attualmente indagato della procura di Napoli per associazione a delinquere e rinviato a giudizio da quella di Roma per illecita concorrenza con violenza e minacce in relazione al caso legato alla società di procuratori Gea World, ha detto la sua anche su un possibile nuovo Roberto Baggio.
"Punto tutto su Raffaele Palladino - ha spiegato Moggi - è uno che ha grandi numeri, è il classico numero dieci; ama giocare da trequartista ed ha ampi margini di miglioramento".
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La Juventus ha un prezioso tesoro in giro per l'Italia che è rappresentato dai tanti giovani cresciuti nel suo vivaio e mandati in giro a farsi le ossa tra serie A e B.
L'organizzatissima rete di osservatori bianconeri sta raccogliendo relazioni su questi giocatori per costruire la strategia migliore da adottare perchè l'inserimento nelle trattative di mercato estive di questi giocatori potrebbe rivelarsi fondamentale per superare le concorrenza di altre squadre.
I nomi più caldi in questo momento sono quattro: Michele Paolucci dell'Ascoli, Rey Volpato dell'Arezzo, Cristian Molinaro del Siena e Antonio Nocerino del Piacenza.
Paolucci (21 anni), bomber della Primavera la scorsa stagione, si sta mettendo in mostra ad Ascoli tanto da attirare su di sè le attenzioni anche del Manchester United ma la Juve vuole tenerselo stretto e addirittura potrebbe tenerlo a Torino come quarto o quinto attaccante.
Volpato, classe 1986, sicuramente resterà ancora lontano da Torino. Domenica ha segnato la rete del pareggio a Napoli e la prossima stagione potrebbe giocarsi le sue 'chanche' in qualche formazioni di A dopo l'esperienza ad Arezzo e Siena.
Relazioni importanti arrivano anche sul conto di Nocerino (22 anni). Centrocampista di grande tecnica e personalità, Alessio Secco non intende perderlo anche se il giocatore è stato richiesto dall'Empoli nella trattativa per arrivare ad Almiron.
Infine Molinaro, un esterno di difesa che è destinato a far parte della rosa bianconera della prossima stagione. Lo vorrebbe anche la Roma ma la Juventus è pronta a rinnovargli il contratto sino al 2010.
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Luisao chiama la Juve. Il difensore brasiliano del Benfica non nasconde il suo desiderio di voler giocare in Italia nella prossima stagione e mostra grande soddisfazione per l'interessamento della Juve nei suoi confronti.
"La Juventus è un grande club: ora, però, mi sto concentrando sul campionato e sulla Coppa Uefa che sto giocando con il Benfica - ha dichiarato il brasiliano - Per il momento non ho parlato con nessuno della Juventus ma ho sentito le voci messe in giro dalla stampa. Comunque è normale per qualsiasi giocatore voler provare a militare in campionato diversi, anche se ribadisco di voler pensare soprattutto a vincere il campionato portoghese".
La trattativa tra qualche tempo potrebbe anche entrare nel vivo. il direttore sportivo, Alessio Secco, ha una carta in mano importante da giocarsi: Fabrizio Miccoli.
Miccoli è infatti in prestito al Benfica fino al termine della stagione, con diritto di riscatto fissato a cinque milioni di euro, cifra che la società lusitana non è però in grado di pagare.
Discorso diverso se nell'offerta della Juventus per il sudamericano ci fosse anche il cartellino dell'attaccante, la cui cessione contestuale ai portoghesi chiuderebbe in pratica l'affare (la valutazione di Luisao oscilla tra i 5 e i 7 milioni di euro).
A questo punto resterebbe da risolvere il nodo del contratto dell'italiano, che percepisce circa due milioni di euro a stagione, ingaggio eccessivo per i parametri Benfica.
In questo caso quindi, due le opzioni: o Miccoli si riduce l'ingaggio o Fabrizio tornerà in Italia, magari per esser poi ceduto ad altri club - lo stesso Palermo sarebbe interessato - e il ricavato investito nell'acquisto del brasiliano, che resta uno degli obbiettivi principali del mercato juventino.
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Tra i giocatori del Valencia in campo mercoledì sera San Siro, ce n'è uno che sarà seguito con particolare interesse dagli uomini di mercato nerazzurri.
Stiamo parlando di Emiliano Moretti (26 anni), giocatore che Roberto Mancini ha fatto esordire nella Fiorentina nella stagione 2000-2001.
Dal 2004 vive in Spagna e gioca come titolare fisso nella difesa di Quique Sanchez Flores. Unico, tra l'altro, dei nostri connazionali ad aver avuto fortuna a Valencia.
Recentemente ha rinnovato il contratto sino al 2011 e non sembra intenzionato a tornare in Italia.
"Non ho voglia di tornare ma nel calcio non c'è niente di sicuro - ha dichiarato -. Con Mancini al primo anno vincemmo una Coppa Italia e si vedeva che era bravo". Oltre a quello dell'Inter si parla anche deell'interessamennto da parte della Roma.
Cristiano Ronaldo è l'obiettivo numero uno di tutti i grandi club europei ma qualcuno era già riuscito a portarlo in Italia.
Quel qualcuno è Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus ed ex Re incontrastato del mercato, che ne ha parlato alla trasmissione che conduce su Radio Kiss Kiss.
"Stimo Cristiano Ronaldo, tanto che quattro anni fa lo avevo preso alla Juventus; c'erano anche i contratti firmati con lo Sporting Lisbona, ma purtroppo Salas rifiutò il trasferimento in Portogallo e l'accordo con mio grande rammarico saltò", ha detto Moggi, che non vede però di buon grado l'ipotesi Inter per il fantasista lusitano: "E' un grande campione, ma bisogna inserirlo in una squadra che abbia già un assetto ben definito: all'Inter non troverebbe spazio".
Moggi, inibito per cinque anni con proposta di radiazione per i suoi rapporti con dirigenti federali e arbitrali tesi a condizionare l'intero sistema calcistico e attualmente indagato della procura di Napoli per associazione a delinquere e rinviato a giudizio da quella di Roma per illecita concorrenza con violenza e minacce in relazione al caso legato alla società di procuratori Gea World, ha detto la sua anche su un possibile nuovo Roberto Baggio.
"Punto tutto su Raffaele Palladino - ha spiegato Moggi - è uno che ha grandi numeri, è il classico numero dieci; ama giocare da trequartista ed ha ampi margini di miglioramento".
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La Juventus ha un prezioso tesoro in giro per l'Italia che è rappresentato dai tanti giovani cresciuti nel suo vivaio e mandati in giro a farsi le ossa tra serie A e B.
L'organizzatissima rete di osservatori bianconeri sta raccogliendo relazioni su questi giocatori per costruire la strategia migliore da adottare perchè l'inserimento nelle trattative di mercato estive di questi giocatori potrebbe rivelarsi fondamentale per superare le concorrenza di altre squadre.
I nomi più caldi in questo momento sono quattro: Michele Paolucci dell'Ascoli, Rey Volpato dell'Arezzo, Cristian Molinaro del Siena e Antonio Nocerino del Piacenza.
Paolucci (21 anni), bomber della Primavera la scorsa stagione, si sta mettendo in mostra ad Ascoli tanto da attirare su di sè le attenzioni anche del Manchester United ma la Juve vuole tenerselo stretto e addirittura potrebbe tenerlo a Torino come quarto o quinto attaccante.
Volpato, classe 1986, sicuramente resterà ancora lontano da Torino. Domenica ha segnato la rete del pareggio a Napoli e la prossima stagione potrebbe giocarsi le sue 'chanche' in qualche formazioni di A dopo l'esperienza ad Arezzo e Siena.
Relazioni importanti arrivano anche sul conto di Nocerino (22 anni). Centrocampista di grande tecnica e personalità, Alessio Secco non intende perderlo anche se il giocatore è stato richiesto dall'Empoli nella trattativa per arrivare ad Almiron.
Infine Molinaro, un esterno di difesa che è destinato a far parte della rosa bianconera della prossima stagione. Lo vorrebbe anche la Roma ma la Juventus è pronta a rinnovargli il contratto sino al 2010.
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Luisao chiama la Juve. Il difensore brasiliano del Benfica non nasconde il suo desiderio di voler giocare in Italia nella prossima stagione e mostra grande soddisfazione per l'interessamento della Juve nei suoi confronti.
"La Juventus è un grande club: ora, però, mi sto concentrando sul campionato e sulla Coppa Uefa che sto giocando con il Benfica - ha dichiarato il brasiliano - Per il momento non ho parlato con nessuno della Juventus ma ho sentito le voci messe in giro dalla stampa. Comunque è normale per qualsiasi giocatore voler provare a militare in campionato diversi, anche se ribadisco di voler pensare soprattutto a vincere il campionato portoghese".
La trattativa tra qualche tempo potrebbe anche entrare nel vivo. il direttore sportivo, Alessio Secco, ha una carta in mano importante da giocarsi: Fabrizio Miccoli.
Miccoli è infatti in prestito al Benfica fino al termine della stagione, con diritto di riscatto fissato a cinque milioni di euro, cifra che la società lusitana non è però in grado di pagare.
Discorso diverso se nell'offerta della Juventus per il sudamericano ci fosse anche il cartellino dell'attaccante, la cui cessione contestuale ai portoghesi chiuderebbe in pratica l'affare (la valutazione di Luisao oscilla tra i 5 e i 7 milioni di euro).
A questo punto resterebbe da risolvere il nodo del contratto dell'italiano, che percepisce circa due milioni di euro a stagione, ingaggio eccessivo per i parametri Benfica.
In questo caso quindi, due le opzioni: o Miccoli si riduce l'ingaggio o Fabrizio tornerà in Italia, magari per esser poi ceduto ad altri club - lo stesso Palermo sarebbe interessato - e il ricavato investito nell'acquisto del brasiliano, che resta uno degli obbiettivi principali del mercato juventino.
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Tra i giocatori del Valencia in campo mercoledì sera San Siro, ce n'è uno che sarà seguito con particolare interesse dagli uomini di mercato nerazzurri.
Stiamo parlando di Emiliano Moretti (26 anni), giocatore che Roberto Mancini ha fatto esordire nella Fiorentina nella stagione 2000-2001.
Dal 2004 vive in Spagna e gioca come titolare fisso nella difesa di Quique Sanchez Flores. Unico, tra l'altro, dei nostri connazionali ad aver avuto fortuna a Valencia.
Recentemente ha rinnovato il contratto sino al 2011 e non sembra intenzionato a tornare in Italia.
"Non ho voglia di tornare ma nel calcio non c'è niente di sicuro - ha dichiarato -. Con Mancini al primo anno vincemmo una Coppa Italia e si vedeva che era bravo". Oltre a quello dell'Inter si parla anche deell'interessamennto da parte della Roma.
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