Re: Tutto Calcio 2005/2006 --->>>Parte 2a<<<---
Originariamente inviato da Venon
Te magno la testa!!!!
eccolo un'altro schiavo del sistema... uno che domenica sera si dissociava....
se un giorno vado via dall'italia cercatemi in irlanda è solo attraverso la passione che le idee si perfezionano :devil:
[hehe]fiat bravo 1.616v 4 dischi brembo [hehe] QuellidellaBravo/BravasocioRiparatore
Re: Tutto Calcio 2005/2006 --->>>Parte 2a<<<---
VEDREMO MAX SI OGGI POMERIGGIO HO SENTITO IL FATTO DELLA FIGLIA DI GERONZI KE SKIFO..
SPERIAMO KE SIA FATTA GIUSTIZIA..
VENON FORSE E' PROPRIO VERO QUELLO KE DICI
UH SUSATE IL MAIUSC:d:d
SORRY
DEUTSCH TUNINGCLUB IO E LA MIA VESPA...300METRI SU UNA RUOTA...
Re: Tutto Calcio 2005/2006 --->>>Parte 2a<<<---
Indagato De Santis
l'arbitro dei Mondiali
di MARINO BISSO e CORRADO ZUNINO
ROMA - "Associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva". Con questo reato sono finiti sul registro degli indagati Massimo De Santis, arbitro dei prossimi mondiali in Germania, e Pierluigi Pairetto, l'ex designatore degli arbitri in Italia e Europa, al centro di numerose intercettazioni. È a una svolta l'inchiesta dei pm napoletani Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci. L'indagine ha messo sotto accusa la gestione del campionato di calcio del 2004-2005 e presto anche l'ex presidente della Figc, Franco Carraro potrebbe essere ascoltato.
Nei giorni scorsi si era diffusa la notizia di una sua possibile iscrizione. Netta la replica del legale di fiducia Tito Milella : "Smentisco. Le dimissioni di Carraro sono la dimostrazione più evidente della sua estraneità a questo scandalo. Una gestione del calcio che ha sempre contrastato".
Si complica dunque la posizione di De Santis che anche ieri ha ribadito la sua estraneità a tutte le accuse. L'Italia che insieme al Messico era l'unico paese ad avere due arbitri ai mondiali rischia fortemente di dover rinunciare a De Santis. Un mese fa la Figc aveva consultato la procura di Napoli prima di designarlo per il torneo di Germania.
Nel 2000 la sua "candidatura" ad arbitro internazionale era stata caldeggiata molto dai vertici della Federcalcio nonostante una relazione avesse giudicato migliori i cinque anni svolti dal suo collega Stefano Farina.
Ma il nome di De Santis e di altri direttori di gara è finito anche sull'informativa della Guardia di Finanza che si occupa dell'inchiesta sull'attività della Gea. Con lui ci sono Stefano Farina, Marco Gabriele e Luca Palanca. Nel rapporto si parla dei quattro arbitri e soprattutto delle pressioni esercitate dalla Gea sui calciatori per ottenere un controllo pressoché totale su loro ingaggio.
I pm romani Luca Palamara e Maria Cristina Palaia hanno disposto nuovi accertamenti. Vogliono capire se esistano gli estremi per un eventuale reato di corruzione. In particolare verificheranno se il comportamento in campo dei quattro fischietti sia stato realmente imparziale oppure se abbia in qualche modo avvantaggiato direttamente o indirettamente giocatori e allenatori del "gruppo" Gea.
Al momento si tratta solo di un'ipotesi investigativa. La procura romana non ha inviato alcun avviso di garanzia verso gli arbitri e attende di esaminare i nuovi atti che i magistrati di Napoli si accingono a trasmettere nella capitale.
Ieri l'arbitro Farina ha smentito un suo coinvolgimento nell'inchiesta: "se c'è qualcosa di poco pulito nel calcio, è giusto fare pulizia. Mi hanno tirato in ballo in faccende a me estranee".
Intanto dopo Luciano Moggi ed il figlio Alessandro, anche Chiara Geronzi, socia della Gea, e Franco Zavaglia, sono stati indagati a Roma. Ai due dirigenti viene contestata la stessa ipotesi di reato già presa in esame per i due Moggi: "illecita concorrenza tramite minacce e violenza".
A dare nuovo impulso all'indagine dei pm romani sono state in particolare le dichiarazioni dei figli di Luciano Gaucci in merito al presunto ruolo esercitato nella trattativa per la cessione di Fabio Liverani dal Perugia alla Lazio nel 2001. Ai magistrati della capitale i figli di Gaucci, Riccardo e Alessandro, arrestati per il crac del Perugia, hanno confermato le accuse lanciate da Santo Domingo dal padre Luciano.
In particolare hanno ricordato come Chiara Geronzi fosse presente nel corso della trattativa sulla cessione di Liverani. "Per la vendita di Liverani alla Lazio di Cragnotti, - aveva sostenuto l'ex patron del Perugia - un affare da 25 miliardi di lire, sono stato costretto a pagare il 15% alla Gea di Alessandro Moggi e Chiara Geronzi. Sono andato personalmente, accompagnato dal mio autista, quattro, cinque volte nell'ufficio Gea. Ogni volta portavo con me una valigetta stipata di contanti".
E dalla procura di Roma saranno sentiti prossimamente, come persone informate sui fatti, i calciatori Baiocco, Blasi, Tedesco e Gatti, le cui pratiche sono state sequestrate nel corso delle perquisizioni nei locali della Gea. Baiocco, in particolare, il 31 gennaio del 2002, passò dal Perugia alla Juventus cambiando procuratore e affidandosi ad Alessandro Moggi.
Intanto ieri nella sede della Direzione Nazionale Antimafia della capitale si è svolto un vertice tra le procure di Torino e Napoli. Un incontro in "campo neutro" che si potrebbe rilevare fondamentale per i prossimi scenari giudiziari. Alla luce di nuove intercettazioni e indizi raccolti a Napoli, i magistrati piemontesi potrebbero riaprire l'indagine sulla frode sportiva precedentemente archiviata.
Re: Tutto Calcio 2005/2006 --->>>Parte 2a<<<---
Tanto per restare in tema Juventus...
Droga, arrestato Padovano
L'ex attaccante della Juventus, 2 presenze in Nazionale e oggi d.g. dell'Alessandria in serie D, è una delle 33 persone finite in carcere per importazione e spaccio di hashish
Re: Tutto Calcio 2005/2006 --->>>Parte 2a<<<---
Giraudo indagato per l'accusa di falso in bilancio...
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da ansa.it
TORINO - L' amministratore delegato della Juventus, Antonio Giraudo, è da alcuni mesi indagato dalla procura di Torino per falso in bilancio. Gli sviluppi di questo procedimento sono stati uno degli argomenti discussi nel vertice di ieri, a Roma, fra i magistrati torinesi e napoletani. Non a caso tra i presenti c' era Bruno Tinti, procuratore aggiunto a Torino, titolare dell' indagine. Al centro degli accertamenti vi sono delle operazioni di calciomercato come quella - secondo quanto si è appreso - che portò alla vendita di Brighi (era il 2002) al Parma.
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INCHIESTA NAPOLI, PAIRETTO NON ANCORA INDAGATO
L'ex designatore arbitrale Pierluigi Pairetto non risulta, allo stato, iscritto sul registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla procura di Napoli sulle attivita' della Gea World. Lo si apprende da fonti della procura di Napoli.
Tuttavia il nome di Pairetto, insieme a decine e decine di personaggi anche di vertice del mondo del calcio - sia di quello agonistico che di quello dirigenziale - spunta nelle intercettazioni telefoniche che per oltre un anno sono state disposte dai magistrati napoletani.
Tra gli altri nomi, nell' inchiesta napoletana c'e' anche, come emerso nei giorni scorsi, quello dell' arbitro Massimo De Santis. Le indagini furono avviate nell' autunno del 2004, in seguito alle dichiarazioni dell' amministratore delegato del Venezia Franco Dal Cin e da allora la posizione dell' arbitro internazionale risulta ancora al vaglio degli inquirenti napoletani.
In ogni caso, a quanto si e' appreso, nei confronti di De Santis non sarebbe stato emesso finora alcun avviso di garanzia ed i magistrati potrebbero essersi limitati ad iscrivere il suo nome successivamente alle dichiarazioni di Dal Cin nel registro degli indagati.
La posizione di tutti questi numerosi esponenti del mondo del calcio, che al momento non risultano ancora formalmente indagati, sara' vagliata dagli inquirenti di Napoli per stabilire se eventualmente avviare, in queste ore, nei loro confronti procedimenti penali o, in una seconda fase, in alcuni casi soltanto segnalare i loro nomi agli organi della Federcalcio per l'adozione di provvedimenti.
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