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Tutto Calcio 2005/2006 --->>>Parte 2a<<<---

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  • Re: Tutto Calcio 2005/2006 ---&gt;&gt;&gt;Parte 2a&lt;&lt;&lt;---

    Originariamente inviato da tdi75
    A.C. MILAN COMUNICATO UFFICIALE
    12/05/2006
    MILANO - L'A.C. Milan respinge qualsiasi addebito che possa porre in discussione la correttezza e la limpidezza del comportamento dei suoi dirigenti ed è sicuro che la verità dei fatti sarà agevolmente e rapidamente accertata.
    speriamo sia così...
    anche perchè nelle partite incriminate il milan ha fatto 4 punti su 9...
    se bisogna rubare almeno facciamolo bene

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    • Re: Tutto Calcio 2005/2006 ---&gt;&gt;&gt;Parte 2a&lt;&lt;&lt;---

      Immentre ci siete dentro pure voi....cmq quella che ha "sequestrato" paparesta è pesantissima.......mandatelo in galera stò cane........cià rovinato preferivo non vincere niente come l'inter a stò punto piuttosto che perdere la faccia e non solo

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      • Re: Tutto Calcio 2005/2006 ---&gt;&gt;&gt;Parte 2a&lt;&lt;&lt;---

        Originariamente inviato da Boss_106
        Immentre ci siete dentro pure voi
        a me sembra che per ora ci siano "cose" certe solo sulla Juve e i suoi giocatori...
        Live or exist...you have the key...
        :vecio: Luci accese anche di giorno, piede giù ma prudenza.....SEMPRE! :devil:
        Meglio tirare i remi in barca che tirarseli sui coglioni
        La spiegazione più semplice è sempre anche la migliore
        :sisi: Gli ostacoli sono quelli che vediamo quando distogliamo lo sguardo dagli obiettivi - H.Ford

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        • Re: Tutto Calcio 2005/2006 ---&gt;&gt;&gt;Parte 2a&lt;&lt;&lt;---

          secondo voi ci giochiamo il mondiale?

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          • Re: Tutto Calcio 2005/2006 ---&gt;&gt;&gt;Parte 2a&lt;&lt;&lt;---

            infatti chi ha detto il contrario

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            • Re: Tutto Calcio 2005/2006 ---&gt;&gt;&gt;Parte 2a&lt;&lt;&lt;---

              Originariamente inviato da Diegt130
              FORZA inter che si è portata a casa una coppettina non come i cugini che quest'anno nisba ancora... ahahahhh
              Guardate che non c'è la regola "ogni 3 coppe italia vi danno uno scudetto" auhauha... vi dovete sforzare un po di più per vincere qualcosa di veramente importante.
              Cmq sono contento per voi... perchè mi piace vedere Inter - Juve e tifare per i cugini... che quando vincono i gobbi poi sformano troppo auhauhuah
              Rallye Sport Club Member n° 176
              AutoKit Adria 2006 - Peugeto 106 Rallye 1.6 16V: 1/8 mile 9.805 @ 119,60 km/h
              E così zALTEC disse "Vai giù! Sportellate!"
              I miei due amori:
              Peugeot 106 GTI 1.6 16V 130CV "zALTEC machine"
              Peugeot 106 Rallye 1.6 16V 135CV "Pan Di Stelle"

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              • Re: Tutto Calcio 2005/2006 ---&gt;&gt;&gt;Parte 2a&lt;&lt;&lt;---

                Originariamente inviato da bravociarly
                a questo punto se levano punti a juve e milan forze è l'hanno dell'inter

                anche se non credo che leveranno niente a nessuno visto le soceta' che sono indagate solo le + grandi d'europa
                l'hanno? si... l'hanno presa in
                Rallye Sport Club Member n° 176
                AutoKit Adria 2006 - Peugeto 106 Rallye 1.6 16V: 1/8 mile 9.805 @ 119,60 km/h
                E così zALTEC disse "Vai giù! Sportellate!"
                I miei due amori:
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                • Re: Tutto Calcio 2005/2006 ---&gt;&gt;&gt;Parte 2a&lt;&lt;&lt;---

                  Calcio pulito, 41 gli indagati
                  I Pm: "Moggi e Giraudo nella cupola"
                  Per i due manager bianconeri c'è anche l'ipotesi di concorso
                  in sequestro di persona per aver chiuso Paparesta negli spogliatoi


                  NAPOLI - E' un fiume in piena che sta travolgendo il pianeta calcio. Sono usciti dal fascicolo aperto dalla procura di Napoli tutti i nomi delle 41 persone indagate e invitate a presentarsi davanti ai pm. Sono nomi di primo piano. Dirigenti di club come Luciano Moggi e Antonio Giraudo e il milanista Leonardo Meani, presidenti e proprietari come Andrea e Diego Della Valle e Claudio Lotito, quadri federali come Franco Carraro e Innocenzo Mazzini, una lista di arbitri lunghissima tra i quali De Santis e Dondarini, i designatori Bergamo e Pairetto. Ma anche agenti, finanzieri e un giornalista. Nelle carte non compare il nome del ct della Nazionale Marcello Lippi.

                  Negli inviti a comparire, per 13 indagati si ipotizza l'associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva, per 24 la frode sportiva, per due la violazione del segreto d'ufficio e altri due il peculato.

                  I magistrati delineano anche quella che assomiglia a una "cupola": a loro i pm contestano l'"aggravante di aver promosso, costituito ed organizzato l'associazione" a delinquere: Moggi, Giraudo, Mazzini, Bergamo, Pairetto, e De Santis. Oltre a questi, ma senza l'aggravante, l'ex presidente dell'Aia Tullio Lanese, l'ex segretaria della Commissione arbitri (Can) Maria Grazia Fazzi, il responsabile degli assistenti della Can Gennaro Mazzei, il segretario della Figc Francesco Ghirelli, l'arbitro Pasquale Rodomonti, l'assistente Duccio Baglioni e il giornalista Ignazio Scardina.

                  Per Moggi e Giraudo si ipotizza anche il reato di concorso in sequestro di persona in riferimento a un episodio avvenuto al termine della partita Reggina-Juventus del 6 novembre 2004, conclusasi 2-1 per i calabresi, quando i due dirigenti avrebbero chiuso a chiave negli spogliatoi l'arbitro Paparesta e i suoi collaboratori Cristiano Copelli e Aniello Di Mauro.

                  Ma l'elenco è incompleto. Ci sarebbero altri indagati per i quali non è stato emesso l'invito a comparire. Un terremoto che riguarda venti partite del campionato 2004/2005: 19 di serie A e una di serie B. Lunedì a Roma è fissato un interrogatorio di Luciano Moggi, ha confermato il procuratore della Repubblica di Napoli Giovandomenico Lepore.

                  Va ricordato comunque che essere iscritti nel registro degli indagati non significa aver commesso il reato, ma solo che i magistrati stanno appunto indagando su episodi e comportamenti sospetti.

                  Secondo i Pm gli indagati avrebbero messo in piedi un'organizzazione che punta a controllare e condizionare il calcio italiano nell'interesse della Juventus e di società amiche con la realizzazione di ingentissimi profitti.

                  Questa mattina i carabinieri sono andati nella sede della Federcalcio dove sono rimasti quasi quattro ore per consegnare gli inviti a comparire della procura di Napoli ad alcune delle persone coinvolte. Quindi è scattata la perquisizione a casa del presidente dimissionario Carraro.

                  E quasi contemporaneamente i carabinieri si sono presentati anche al centro tecnico di Coverciano per consegnare gli inviti a comparire destinati agli arbitri che sono riuniti da ieri sera insieme al designatore, Maurizio Mattei e al presidente dell'Aia, Tullio Lanese (indagato). Poi i militari sono arrivati anche nella sede dell'Associazione italiana arbitri a Roma.

                  Oltre a consegnare gli inviti a comparire, i carabinieri hanno anche raccolto documenti e materiale informatico dalla sede della Federcalcio.

                  La Figc ha fatto sapere attraverso un comunicato che alla magistratura sarà assicurata "piena collaborazione" e sarà nominato come avvocato difensore della stessa Figc, "in quanto persona offesa", Tito Lucrezio Milella.

                  (12 maggio 2006)

                  Fonte: http://www.repubblica.it/2006/05/sez...ti-napoli.html

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                  • Re: Tutto Calcio 2005/2006 ---&gt;&gt;&gt;Parte 2a&lt;&lt;&lt;---

                    Consigli" agli arbitri e minacce
                    Le telefonate dei potenti del calcio




                    ROMA - Moggi che chiama il designatore ed elargisce "consigli" per le griglie degli arbitri alla vigilia della partita. Che parla con Giraudo meditando di trovare un modo per "punire" Zeman. Poi una telefonata con il vice di Carraro, Mazzini, per screditare i Della Valle. E ancora: l'arbitro Paparesta "sequestrato" e minacciato sempre dal ds juventino negli spogliatoi del Granillo a Reggio Calabria dopo la gara. Lo scenario che si delinea mano a mano che filtrano i contenuti delle intercettazioni dei magistrati napoletani è inquietante. Ecco alcuni dei dialoghi fra i vari protagonisti dello scandalo, un vero e proprio terremoto per il calcio italiano.

                    Luciano Moggi a Antonio Giraudo (22 dicembre 2004)
                    Moggi: A Zeman "bisogna... bisogna fargli qualcosa, non so un sistema, peccato che... bisogna dargli una legnata...". I due parlano del tecnico boemo che, si ricorda nell'avviso di comparizione, aveva reiteratamente denunciato le responsabilità della società juventina in ordine all'uso di sostanze dopanti, e si prefigura così il tentativo di "raccogliere dossier per screditarne la reputazione".
                    Moggi: "Bisogna prendere le emorragie, dandogli un danno a questo qua, inventandoci qualcosa, portandogli via un giocatore, trovargli qualche...".

                    Luciano Moggi e Paolo Bergamo (9 febbraio 2005).
                    Moggi: "Ora invece ti dico quello che mi ero studiato io
                    Bergamo: "Vediamo cosa torna con quello che ho studiato io"
                    Moggi: "Vediamo un pochino se...."
                    Bergamo: "Vediamo chi ha studiato meglio... Chi ci metti in prima griglia di squadre? Di partite?"
                    Moggi: "Aspe'... fammi piglià il foglietto! Perché io me la son guardata oggi per bene. Allora io ho fatto: Inter-Roma..."
                    Bergamo: "Sì..."
                    Moggi: "Juventus-Udinese..."
                    Bergamo: "Sì..."
                    Moggi: "Reggina-Milan..."
                    Bergamo: "Sì..."
                    Moggi: "Fiorentina-Parma, che non può non essere non messa qui... e Siena-Messina"
                    Bergamo: "Sì..."
                    Moggi: "Ho fatto di cinque, ma si può fa' anche di quattro però! Non è che, però, Siena-Messina mi sembra una partita abbastanza importante! Mi sembra, eh?"
                    Bergamo: "Poi c'è anche Livorno-Sampdoria che all'andata c'è stato casino! Comunque, vabbè, vai avanti, tanto questo... cambia poco"
                    Moggi: "So' squadre che... so' squadre Livorno e Sampdoria che in pratica so' un po' più tranquille!
                    Bergamo: "Uhhh! Insomma! Mha... Vabbè, vai, tanto questo cambia poco, se ne puo aggiungere anche una volendo, però arbitri per la prima fascia ce ne ho pochi. Dimmi".
                    Moggi: "Io c'ho messo Bertini..."
                    Bergamo: "Uh..."
                    Moggi: "Paparesta che ritorna..."
                    Bergamo: "No, Palapresta non ritorna!"
                    Moggi: "Ritorna venerdì"
                    Bergamo: "Ma sei sicuro?"
                    Moggi: "Sicuro!"
                    Bergamo: "Ma se mi ha detto Gigi che questo impegno con l'Uefa lo tiene fuori fino al 12..."
                    Moggi: "Eeh... ti ha detto una ca... e il 12 quand'e? Bergamo: "Sabato"
                    Moggi: "No, no, lui ritorna venerdi sera. Bertini, Paparesta, Trefoloni, Ragalbuto, ci avevo messo Tombolini, però Tombolini poi ha fatto casino con la Lazio, non so questo qui com'è, cioè ha fatto casino, ha dato un rigore..."
                    Bergamo: "Uh..."
                    Moggi: "...e questi erano gli arbitri che io avevo messo in questa griglia"
                    Bergamo: "E Rodomonti al posto di Tombolini, no?" Moggi: "....O Rodomonti al posto di Tombolini, va pure bene.
                    Bergamo: "E allora s'era fatta uguale, vedi?!"
                    Moggi: "Io... io credo... credo che questa qui possa essere una griglia.... una griglia"
                    Bergamo: "Cioè io non c'ho Paparesta. Io ce ne avevo quattro. C'avevo Bertini, Ragalbuto, Rodomonti e Trefoloni. E sinceramente Tombolini volevo tenerlo un turno fermo perché ha sbagliato, sennò questi non li punisci mai?"
                    Moggi: "Si si, no no no... Eh... Oh? Guarda, ora ti dico... Può darsi pure che io mi sbaglio, io pure c'ho della gente da tene' sotto, no? Se tu, per esempio, non punisci Collina e Rosetti, gli altri sono tutti autorizzati..."
                    Bergamo: ".Ma infatti, io Collina e Rosetti non ce li ho mica messi, eh?"
                    Moggi: "No, per dirti... Ma gli altri sono autorizzati a dire: se lo fanno loro possiamo farlo anche noi, non ci devono rompere i coglioni!"
                    Bergamo: "Io ce li ho scritti, Bertini, Rodomonti, Trefoloni, poi te me dici Paparesta, meglio! Paparesta arriva e si fa arbitrare! L'importante è che arrivi di venerdì perché Inter-Roma anticipa al sabato"
                    Moggi: "No, no venerdi sera lui arriva! No, no, non ci sono problemi...."
                    Moggi: "Io credo... credo che questa qui non abbia... non abbia nessun problema questa griglia, penso. Lo penso io, poi sai, nel calcio non si sa mai, se son problemi o meno, però..."
                    Bergamo: "No, ma anch'io ci credo a questa qui, eh... l'unica cosa, non mi interessa nemmeno che Bertini va a fare Reggina-Milan che è la sesta volta del Milan e... da quel momento sarà poi precluso! Pazienza, ahò. Non farà Milan-Juventus ma non è questo che ci preoccupa! Perché tanto ha già fatto l'andata, quindi...".

                    Moggi e Giraudo sono indagati anche per concorso in sequestro di persona, in riferimento a un episodio avvenuto al termine di Reggina-Juventus del 6 novembre 2004, conclusasi 2-1 per i calabres: i due dirigenti avrebbero chiuso a chiave negli spogliatoi del Granillo di Reggio Calabria l'arbitro Paparesta e i suoi collaboratori Cristiano Copelli e Aniello Di Mauro, poiché la terna arbitrale non avrebbe assicurato "un esito favorevole della gara della Juventus". L'arbitro e guardalinee "privati della libertà personale" sarebbero stati minacciati con "plurime espressioni verbali", come scrivono i pm.

                    La circostanza emerge da alcune telefonate, la prima tra Pietro Ingargiola, osservatore dell'Aia, e Tullio Lanese, presidente dello stesso organismo.
                    Ingargiola: "Cumpà, quello che ho visto io in vita mia non l'ho mai vista una cosa del genere, cioè entrano Moggi e Giraudo... Moggi lo minaccia col dito, col dito agli occhi... Tu sei scandaloso, come è scandaloso il rigore che non hai dato. A Paparesta gli ha detto: con te non abbiamo fortuna, almeno tu sei quello di sempre... io gli ho detto a lui (riferendosi evidentemente a Paparesta): ma tu di queste cose... Dice: acqua in bocca, mi fa, acqua in bocca per tutti... ripeto a me nun me ne frega niente. Io non ho visto e non ho sentito, sono cose vostre...".
                    Lanese: "...problemi vostri sono, è logico, io non c'ero, io non c'ero..."
                    Ingargiola: "Io non ho visto e non ho fatto niente, io mi sono andato... quando questi sono andati a minacciare, io sono andato dentro il bagno..."
                    Lanese: "Bravo, bravo, bravo".

                    In un'altra telefonata, la stessa giornata, Moggi parla con una donna.
                    Moggi: "Ho chiuso l'arbitro nello spogliatoio e mi sono portato le chiavi in aeroporto... ora li apriranno, butteranno giù la porta..".
                    Successivamente, Moggi al telefono commenta con il giornalista Damascelli: "Sono entrato nello spogliatoio, li ho fatti neri tutti quanti! Poi li ho chiusi a chiave e volevo portare via le chiavi, me le hanno levate, sennò le portavo via".

                    Quattro giorni dopo, Moggi al telefono con Lanese.
                    Lanese: "Lo so, non mi dire, cioè io so tutto perché l'osservatore è un mio amico e m'ha detto che t'ha visto entrare, cosa gli hai detto, dice io che devo fare? Tu, gli ho detto, non c'ero e ti fai i c... tuoi. Eh, eh, giusto?".

                    Il nome di Franco Carraro compare in una delle intercettazioni acquisite nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Napoli. Viene considerato direttamente coinvolto nell'individuazione della griglia arbitrale e successivamente del direttore di gara per dare un "aiuto" in campo alla Lazio. Il primo episodio è riferito alla partita Chievo-Lazio vinta dalla squadra romana per 1-0 il 20 febbraio 2005, sesta giornata della gara di ritorno. Il presidente della Figc sottolinea a Paolo Bergamo - allora designatore arbitrale - la necessità di "dare una mano alla Lazio", come dall'intercettazione della telefonata del 3 febbraio.

                    La circostanza viene comunicata da Bergamo a Pairetto, altro designatore, e da Mazzini, vice presidente della Figc, allo stesso Pairetto:"Mi ha cercato Lotito, voleva sapere, lui aveva parlato con Carraro, credo venerdì, sulla richiesta di attenzione verso il suo caso, perché tu sai è uno dei portabandiera di pro Carraro, pro Galliani, ma Carraro v'ha detto qualcosa e non v'ha detto niente?... Cerca di capire Gigi, lui vuole sapere soltanto se Carraro vi ha detto qualcosa, di tenere in considerazione la posizione della Lazio e sua, perché lui sta facendo tanto...". Poi, Mazzini a Lotito: "Ti volevo dire per dirti quanto ci tenevo a questa cosa, lui (Bergamo) è alla Fifa, hai capito? E torna stasera, l'altro... l'altro (Pairetto) è stato all'Uefa è tornato sabato".

                    Secondo l'accusa si perfezionava dunque un accordo per favorire la Lazio. C'è una telefonata tra Mazzini e Lotito, riferita all'intervento di Carraro.
                    Lotito: "Quindi lui ci aveva parlato? Questo è un fatto positivo, allora significa che è leale con me". E ancora: "Ma l'ha fatto specificamente o genericamente? Nel senso per una conduzione anche futura non solo specifica per un fatto"
                    Mazzini: "No, no... me lo ha confermato, non solo... ma è un intervento pressante".
                    Lotito: "Bisogna che te li lavori tutti e due e ci parli in modo chiaro, comincia, comincia, dobbiamo vedere e cominciamo a dire, hai capito? A stabilire, a stabilire, capito?".

                    Il secondo episodio che riguarda la Lazio e quando, secondo l'accusa, c'è un diretto interesse di Carraro, è relativo alla partita interna vinta con il Parma per 2-0, il 27 febbraio, arbitrata da Messina. Mazzini telefona a Lotito.
                    Mazzini: "Bisogna salvarsi in tutti i modi, eh?...". Lotito: "Aho', domenica ho il Parma eh? Che è importante".
                    In un'altra telefonata, Mazzini dice: "Ti arrestano... ti arrestano". E Lotito: "Aho', e perché mi devono arrestare?". Mazzini: "Eh, chiediglielo a quelli del Parma... chiediglielo a quelli del Parma!...".

                    Il terzo incontro della Lazio al centro dell'inchiesta è quello vinto a Bologna per 2-1. Secondo l'accusa la designazione di Tagliavento era stata predeterminata da Carraro, Bergamo, Pairetto, Mazzini e Lotito. Il presidente della Lazio dice: "Il problema adesso è a Bologna... stammi a sentire... guarda che Bologna è importante, sai perché o sai che m'ha fatto Gazzoni... lo sai che mi ha detto... domenica vicino a me? Ti faccio una dichiarazione al vetriolo... dico vabbè... fai la dichiarazione". Mazzini: "Te fai la dichiarazione... noi ci prendiamo i punti".

                    Due le partite del Milan al centro dell'inchiesta della procura di Napoli: Milan-Brescia (risultato 1-1) del 9 aprile 2005, e Milan-Chievo (1-0) del 20 aprile 2005.
                    Per il primo episodio sono indagati per concorso in frode sportiva Leandro Meani, dirigente del Milan, il vicecommissario della Can, Gennaro Mazzei, e il guardalinee Gabriele Contini. Gli inquirenti parlano di "designazione fraudolenta" di Contini che si adoperava per "il raggiungimento di un risultato comunque favorevole alla squadra milanista". In una conversazione del primo aprile di quell'anno Contini, appena designato per la gara del Milan, chiama Meani "per concordare un incontro a cena dopo la partita e Meani, vantando il proprio merito per la designazione dice: "Figa, se non c'era zio, però, sempre, eh?". Contini risponde con una risata.

                    Per l'altro incontro, Milan-Chievo del 20 aprile 2005, risultano indagati sempre Meani, l'ex designatore arbitrale Paolo Bergamo e il guardalinee Claudio Puglisi. Agli atti una conversazione tra Bergamo e Pairetto. Bergamo sottolinea che "a... a... e..., uno che è già da due mesi che dovevamo averlo messo e c'è stata qualche pressione e quindi... si mette Puglisi a fare Milan-Chievo... Ehm, ieri si è sbagliato e quindi questi dicono: perché ci penalizzate? Ehm, cioè con me non hanno parlato, eh? Ti dico la verità, hanno chiamato Gennaro".

                    In un'altra partita il Milan, per gli inquirenti, risulta invece danneggiato allo scopo di agevolare la Juventus. Si tratta di Siena-Milan (risultato 2-1) del 17 aprile 2005. Indagati Paolo Bergamo, Pier Luigi Pairetto, il vicepresidente della Federcalcio Innocenzo Mazzini, Antonio Giraudo e il guardalinee Duccio Baglioni. In quella gara fu annullato per fuorigioco un gol al rossonero Schevchenko. Il 22 aprile c'è una telefonata tra Mazzini e Giraudo. Mazzini, "al fine di esaltare - scrivono i pm - la capacità e la potenza del gruppo" ricorda all'interlocutore il lavoro "eccezionale" fatto da Bergamo per la partita Siena-Milan ("Però... però devo dire a Siena il nostro amico è stato eccezionale, eh").

                    Continua...

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                    • Re: Tutto Calcio 2005/2006 ---&gt;&gt;&gt;Parte 2a&lt;&lt;&lt;---

                      Altra conversazione del 17 aprile tra Leonardo Meani e Contini. Quest'ultimo nell'attribuire le principali responsabilità a Baglioni precisa: "E' l'amico di Pairetto, se lo vuoi sapere è quello che gli prenota i biglietti, che Pairetto va a mangiare a casa sua, non al ristorante, a casa sua".

                      Meani poi chiama il vicecommissario Mazzei per lamentarsi dell'errore di Baglioni. "Che c..., che c..., io questo proprio non lo voglio no, questo non lo voglio, non l'ho mai chiesto né voluto, questo è uno... Oltretutto adesso mi dice di stare molto attenti, eh, di non sbagliare perché Galliani è furibondo, perché figurati. Quindi digli di stare molto attenti da qui... alla fine del campionato". Ripete il concetto più volte (sottolineano i pm) poi aggiunge: "...Comunque Gennaro è furibondo, ri.. riporta da adesso in poi di non sbagliare più un c... perché è furibondo, quindi anche mercoledì cercate di mandare due intelligenti".

                      Diego Della Valle fu anche vittima di un tentativo di screditarlo, per danneggiarlo nella corsa alla Lega quando si opponeva a Adriano Galliani. E' uno dei particolari che emerge dalle intercettazioni. Mazzini, il 3 dicembre del 2004, dice a Moggi: "Allora due mie strette conoscenze qui di Firenze hanno una documentazione molto molto riservata ma molto interessante, che loro son disponibili a vendere, sull'intrallazzo che il signor Della Valle ha fatto con il Sindaco su certe operazioni di vendita di immobili qui a Firenze in maniera truffaldina... Loro sono disponibili a dare la documentazione con soldi naturalmente, a un plenipotenziario di Galliani... o chiunque esso sia... Ora, sarò vero o non sarà vero, però merita di andare a vedere secondo me".

                      Ci sono poi altre telefonate, fino all'ultima del 22 dicembre. In una Moggi dice a Mazzini: "Lavora per quella cosa là, fammi sape' qualcosa, dai". In un'altra Mazzini spiega: "Io tra oggi e domani vedo quegli amici che potrebbero avere delle cose interessanti!". E Moggi: "Io cambierò spesso il telefonino, no? Per evita' che... che mi localizzino... però tu adesso, una preghiera... questo qui è un numero che non devi da' a nessuno!". Mazzini, successivamente, rivela a Moggi: "Hanno dei documenti strani in mano... loro vogliono manda' via Della Valle".

                      Il presidente del Livorno, Aldo Spinelli, fu 'punito' dall'arbitro De Santis per le dichiarazioni rilasciate sulla cosiddetta 'combriccola romana' della quale De Santis, secondo Spinelli, faceva parte. E' quanto si sostiene nell'avviso a comparire della Procura di Napoli.
                      In particolare, secondo l'accusa, De Santis, in veste di direttore di gara dell'incontro Livorno-Siena, finito 3-6 l'8 maggio del 2005, avrebbe espulso in maniera ingiustificata il calciatore Fabio Galante e avrebbe compiuto "atti finalizzati ad alterare il risultato del predetto incontro terminato con la vittoria del Siena, dovendo il Livorno giocare per oltre settanta minuti in inferiorità numerica". E questo, si sostiene, "per danneggiare" Spinelli. C'è una telefonata intercettata tra Innocenzo Mazzini e De Santis. Il vice presidente della Figc dice: "Povero Spinelli... sei stato come sempre splendido...". De Santis replica: "...Hai visto? Pronti e via, uno fuori...".

                      Moggi parla con Mazzini di Carraro: "Non deve rompere i coglioni".
                      La telefonata è del 9 marzo 2005, dopo la convocazion fatta da Carraro dei due designatori arbitrali, Bergamo e Pairetto. Mazzini rassicura Moggi: "Sì ho già fatto quello che dovevo fare, stai tranquillo". E il direttore generale della Juventus ribadisce: "perché non deve rompere i coglioni". E, infine, conclude: "No, no noi ci sentiamo, ma ci parlo io, parlo io e - dice testualmente - gli faccio parlà da Geronzi, non ti preoccupà...".

                      (12 maggio 2006)

                      Fonte: http://www.repubblica.it/2006/05/sez...ettazioni.html

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                      Sto operando...
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